Home Residenti di via don Sturzo contro progetto della nuova ciclabile: abbattuti alberi e posti auto persi

Residenti di via don Sturzo contro progetto della nuova ciclabile: abbattuti alberi e posti auto persi

I residenti di via Don Sturzo a Cernusco protestano contro un piano urbanistico che prevede l’abbattimento di alberi e la riduzione degli stalli auto, chiedendo un dialogo con l’amministrazione.

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A Cernusco, i residenti di via don Sturzo protestano contro un piano urbanistico che prevede l’abbattimento di 15 alberi e la riduzione di 25 posti auto per una nuova pista ciclabile, chiedendo maggiore dialogo con l’amministrazione. - Unita.tv

La protesta dei residenti di via don Sturzo a Cernusco si fa sentire forte e chiara. Un flashmob pacifico ha radunato cittadini e opposizione per esprimere il loro dissenso su un piano urbanistico che prevede una nuova corsia protetta per pedoni e biciclette. I timori principali riguardano l’abbattimento di alberi, la perdita degli stalli auto e l’aumento dei costi. Il progetto, che ha subito modifiche rispetto alla versione iniziale, continua a sollevare preoccupazioni in un quartiere di circa 500 famiglie, dove il parcheggio è già un problema quotidiano.

I dettagli del progetto e l’impatto ambientale

Il progetto per la nuova pista ciclabile in via don Sturzo è dietro l’angolo, ma non senza critiche da chi abitualmente usa quella strada. La corsia protetta si sviluppa a scapito di 25 posti auto, mentre 15 piante saranno rimosse dall’area. Il consigliere comunale Giordano Marchetti, portavoce dei residenti, racconta come lo schema originale prevedesse la soppressione di 44 stalli, senza toccare gli alberi, e con un budget iniziale di 630mila euro. Ora il quadro è cambiato: sono stati risparmiati alcuni parcheggi, ma si è deciso di abbattere ben 15 alberi e il costo finale si è più che raddoppiato, salendo a 1,3 milioni di euro.

L’importanza degli alberi per il quartiere

La questione degli alberi è particolarmente sentita nella zona, dove il verde non è solo un elemento estetico ma anche un presidio ambientale e sociale. L’abbattimento di queste piante rischia di compromettere la qualità della vita e la percezione dello spazio pubblico. Non a caso, la presenza di un’area pedonale accessibile e sicura è sicuramente auspicata, ma non a discapito della cura delle aree verdi e della disponibilità di parcheggi.

Problemi di parcheggio per i residenti

Via don Sturzo ospita circa 500 famiglie e da poco ha visto aprire un asilo nido, una novità importante per il quartiere ma anche un fattore che aggiunge pressione sulla disponibilità dei parcheggi. Già oggi la questione dello spazio per lasciare l’auto è difficile da gestire. In molte abitazioni ci sono almeno due vetture, mentre il box spesso non è abbastanza grande per contenerle entrambe.

Il taglio degli stalli auto previsto dal progetto peggiorerebbe la situazione, costringendo chi vive nella zona a cercare soluzioni alternative, poco comode. Parenti o amici in visita, per esempio, dovrebbero fare “il giro dell’oca” per trovare un posto e raggiungere le case. Sono problemi concreti che incidono sulla vita quotidiana, specialmente per le persone più anziane o meno mobili.

La manifestazione dei residenti

Il flashmob organizzato da Marchetti e dai residenti mette in luce questa difficoltà, sottolineando che non è stata presa in considerazione la reale esigenza dei cittadini. Chi abita nel quartiere chiede priorità diverse: la sistemazione dei marciapiedi, un po’ di manutenzione in più e, soprattutto, un confronto reale con l’amministrazione.

Le dinamiche politiche e la richiesta di dialogo

La vicenda ha messo in luce un vuoto nel dialogo tra amministrazione comunale e popolazione. Il piano, che era stato oggetto di un’assemblea pubblica oltre due anni fa, è stato in seguito accantonato e poi riproposto con alcune modifiche dall’ultima delibera approvata nel dicembre scorso. A quel punto la minoranza in consiglio, attraverso Giordano Marchetti, è ritornata nel quartiere per raccogliere le preoccupazioni di chi vive lì e divulgare un nuovo volantino.

Il doppio senso di marcia, infatti, è rimasto invariato nonostante in fase progettuale si fosse pensato a introdurre un senso unico. I residenti, tramite la lista d’opposizione, chiedono una revisione complessiva del piano. Ribadiscono che il progetto è esecutivo ma che si può e si deve tornare a discutere per trovare una soluzione che rispetti le esigenze di tutti, senza sacrificare alberi o posti auto senza un minimo di confronto.

Richieste dei residenti e opposizione attiva

La richiesta principale resta quindi quella di un confronto reale. La strada sembra segnata, ma a Cernusco cresce un’opposizione fatta da cittadini e rappresentanti politici, determinati a riportare al centro l’interesse delle famiglie e delle persone che vivono in via don Sturzo.