Il fine settimana dal 20 al 22 giugno 2025 ha segnato un triste primato per la sicurezza stradale in Italia. In soli tre giorni si sono verificati ben 44 decessi sulle strade, un dato che supera ogni precedente registrazione per i weekend dell’anno. L’Osservatorio Asaps, associazione che monitora gli incidenti e le dinamiche della circolazione, ha raccolto e analizzato i numeri che descrivono una situazione preoccupante. Le vittime appartengono a diverse categorie di utenti della strada, dai conducenti ai pedoni, coinvolgendo varie regioni italiane.
Le tipologie delle vittime e le fasce d’età coinvolte
Tra le persone decedute nel corso del weekend si contano sedici automobilisti e altrettanti motociclisti, confermando la particolare vulnerabilità degli utenti su due ruote. A questi si aggiungono cinque ciclisti e quattro pedoni colpiti fatalmente da incidenti stradali. La lista delle vittime comprende anche due monopattinisti e un conducente di furgone. L’età delle persone coinvolte varia notevolmente: il più giovane aveva solo quindici anni mentre il più anziano era un uomo novantaseienne.
Dettaglio significativo sulle età
Un dettaglio significativo riguarda dieci dei deceduti che avevano meno di trentacinque anni, segno della diffusione del rischio tra i giovani guidatori o utilizzatori della strada in generale. Nel report vengono inoltre menzionate alcune persone rimaste ferite nei fine settimana precedenti ma decedute successivamente: tra queste figurano un ragazzo ventenne, tre donne rispettivamente di trentotto, sessantacinque e settantatré anni ed un uomo ottantenne.
Incidenti plurimortali e dinamiche principali
Nel corso del weekend sono stati registrati due incidenti con più vittime che hanno causato sei decessi complessivi; episodi drammaticamente concentrati in pochi eventi ma con conseguenze pesanti sulla conta finale delle perdite umane. Un altro elemento rilevante è rappresentato dai dieci incidenti mortali avvenuti senza il coinvolgimento diretto di altri veicoli: fuoriuscite autonome dalle carreggiate o perdita del controllo dei mezzi hanno determinato situazioni fatali.
Le statistiche mostrano come diciannove degli incidenti letali siano accaduti su strade statali o provinciali piuttosto che autostrade o vie urbane maggiormente controllate; questo indica una possibile criticità nella gestione della sicurezza su arterie secondarie dove spesso la manutenzione è meno frequente o l’attenzione alla guida può calare.
Distribuzione geografica dei decessi durante il weekend
La distribuzione territoriale delle vittime evidenzia concentrazioni significative in alcune regioni italiane rispetto ad altre zone con numerosi casi sparsi sul territorio nazionale. Il Lazio registra il numero più alto con dieci morti seguito dall’Emilia-Romagna con nove; la Lombardia conta cinque decessi mentre Trentino-Alto Adige, Piemonte, Basilicata, Campania ne totalizzano tre ciascuna.
In Toscana sono stati segnalati due morti mentre Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna riportano ognuna almeno una perdita umana nelle statistiche raccolte dall’Asaps per quel fine settimana particolarmente tragico sulla rete viaria italiana.
Appello alla prudenza da parte dell’asaps dopo il picco nei decessi
Giordano Biserni, presidente dell’associazione sostenitori amici polizia stradale , ha espresso forte preoccupazione per l’aumento dei morti sulle strade italiane sottolineando come sia necessario mantenere alta l’attenzione soprattutto ora all’inizio dell’esodo estivo quando i flussi veicolari aumentano considerevolmente.
Biserni ha ricordato alcuni comportamenti fondamentali da osservare per evitare tragedie ulteriori come rispettare i limiti velocità ora privati dalla presenza degli autovelox molti disattivati, non usare cellulare durante la guida ed evitare assolutamente l’assunzione d’alcol prima o durante lo spostamento coi mezzi propri. Ha inoltre sollecitato le autorità a intensificare controlli lungo tutte le arterie principali, invitando gli automobilisti a fare scelte responsabili perché solo così si può sperare d’impedire nuove catene d’incidenti gravi nei prossimi giorni.
L’allarme arriva proprio quando migliaia d’italiani iniziano a mettersi on the road verso località turistiche estive, rendendo urgente ogni azione volta alla prevenzione degli scontri fatali lungo tutto lo stivale nelle settimane imminenti.