
Radio Popolare celebra 49 anni a Milano con un evento di tre giorni all’ex Paolo Pini, tra musica, teatro e dibattiti, ripercorrendo il suo ruolo storico di voce indipendente e attenta ai temi sociali e politici. - Unita.tv
Radio popolare festeggia 49 anni di attività, radicata a Milano fin dal 1976. La radio ha attraversato momenti decisivi della storia italiana e internazionale, raccontando eventi spesso drammatici oppure momenti di svolta culturale e politica. Per celebrare questa lunga stagione, è stato organizzato un evento di tre giorni all’ex Paolo Pini, con musica, spettacoli e dibattiti, aperto a un pubblico ampio e variegato.
Le origini di Radio popolare e il suo ruolo nella cronaca sociale
Radio popolare nasce nel dicembre del 1976 a Milano, in un periodo segnato da forti tensioni politiche e sociali. Fin dagli esordi si presenta come voce indipendente e attenta ai movimenti di base, raccogliendo voci che negli anni ’70 trovavano pochi spazi nei media tradizionali. Nel 1978, mentre Milano piangeva la morte di Fausto e Iaio, due giovani attivisti uccisi durante le lotte sociali, la radio era già pronta a dare voce a chi si sentiva escluso dal racconto ufficiale. In questi anni, la radio raccontava manifestazioni, scontri ma anche momenti di festa, diventando un punto di riferimento per chi cercava informazione alternativa.
Ruolo internazionale e copertura degli scandali
Il ruolo della radio non si limitò alla scena locale: durante gli anni ’80 si spostò anche su eventi internazionali di grande rilievo, come le proteste in piazza Tien An Men a Pechino e la caduta del muro di Berlino, offrendo testimonianze dirette e analisi puntuali. Nel 1992, durante la tangentopoli italiana, fu tra le prime a dare notizia dell’avviso di garanzia a Bettino Craxi, anticipando l’ondata di scandali giudiziari che avrebbero sconvolto la politica nazionale. Radio popolare ha continuato a coprire eventi sociali e politici importanti, come il G8 di Genova nel 2001, con una narrazione che ha messo a fuoco anche le violenze e le tensioni che segnano quelle giornate.
La festa all’ex Paolo Pini: musica, teatro e incontri culturali
Per celebrare i suoi 49 anni, Radio popolare ha organizzato una manifestazione di tre giorni all’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini di Milano, su via Ippocrate. Si tratta di una festa che mischia musica, teatro, dibattiti, laboratori e spazio per famiglie e bambini. L’evento è inserito nel cartellone di “Da vicino nessuno è normale” promosso da Olinda, e porta il titolo “All you need is pop”. Il biglietto d’ingresso ha un costo politico di 7 euro per singola giornata, oppure 15 euro per l’abbonamento a tutto il weekend. I minori fino a 14 anni entrano gratis.
Programma musicale e artisti ospiti
Il programma prevede un grande palco principale oltre a sei spazi dedicati, con generi diversi e momenti per ogni età. Venerdì sera si è tenuto l’omaggio a Paolo Benvegnù con la partecipazione di cantanti e musicisti come Cristina Donà, Perturbazione, Dente e altri. Sabato ha visto salire sul palco la cantautrice palestinese Tara, seguita da gruppi emergenti e da una Silent Disco. La domenica è stata dedicata a Paolo Fresu e al suo ensemble, che ha proposto un tributo a David Bowie, con la partecipazione di artisti come Petra Magoni e Christian Meyer.
Accanto alla musica, la festa ha ospitato diverse offerte teatrali. Si sono alternati sul palco attori e registi come Antonello Taurino, Greta Cappelletti, Diego Piemontese e Rita Pelusio. Gli spettacoli hanno spaziato dalla stand up comedy alle performance di narrazione su temi sociali e personali, come “Mai morti” di Renato Sarti e “Dita di dama” di Laura Pozone. La varietà degli appuntamenti mira a coinvolgere un pubblico ampio e a offrire un momento di scambio culturale.
I dibattiti e gli incontri con protagonisti dell’informazione e della politica
La parte più riflessiva della festa si è concentrata nei momenti di confronto e dialogo, con ospiti provenienti dal mondo del giornalismo, della politica e della cultura. Venerdì alle 19, il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha rilasciato un’intervista condotta da Lorenza Ghidini e Luigi Ambrosio, affrontando temi di attualità per la città e il futuro della società civile.
Sabato al BarLume, dalle 18.30, si è tenuto un confronto tra Agnese Pini, direttrice di QN, Andrea Fabozzi, direttore de Il manifesto, e Luciano Fontana, direttore del Corriere della Sera, sul tema dell’informazione nel contesto delle tensioni internazionali e di un equilibrio politico globale incerto. La discussione ha puntato sulle sfide che i media affrontano in un mondo complesso e frammentato.
Riflessioni politiche e culturali
Altri interventi hanno riguardato il panorama politico interno, come l’incontro dedicato alla destra italiana con Pierfrancesco Majorino e Guido Caldiron, e la riflessione su Milano dal punto di vista urbanistico e sociologico, con Elena Granata e Lucia Tozzi. Domenica sera Ira Rubini ha intervistato Ascanio Celestini sul rapporto tra Pasolini e il racconto del Paese, approfondendo il lascito culturale e le tensioni di un’Italia in trasformazione. Questi momenti hanno dato spazio a osservazioni critiche e analisi senza censure, proseguendo la tradizione di una radio attenta alla realtà politica e culturale del paese.