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Quindici anarchici perquisiti per l’incendio di due auto della polfer a rimini nel 2023

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L’episodio dell’incendio di due vetture della polizia ferroviaria a Rimini, avvenuto il 20 aprile 2023, ha portato a una vasta operazione della Digos che ha coinvolto quindici persone legate al movimento anarchico. L’inchiesta si è concentrata su un gruppo accusato di aver preso parte all’attacco incendiario nel piazzale interno della stazione locale. Le indagini hanno sfruttato numerose immagini delle telecamere di sorveglianza per ricostruire i fatti e identificare i responsabili.

Le indagini coordinate dalla dda e l’analisi dei video

L’indagine è stata coordinata dal pubblico ministero Stefano Dambruoso, in forza alla Direzione distrettuale antimafia di Bologna. Il lavoro degli investigatori si è basato soprattutto sulla visione e sull’esame approfondito delle registrazioni provenienti dagli impianti di videosorveglianza presenti nella zona dell’attentato. Queste immagini hanno permesso agli inquirenti di individuare movimenti sospetti e comportamenti riconducibili ai soggetti coinvolti nell’incendio delle auto della polfer.

Complessità del processo investigativo

Il processo investigativo ha richiesto tempo e attenzione poiché le riprese sono state molteplici e coprivano diverse angolazioni del piazzale interno alla stazione riminese. La complessità dell’indagine riflette la difficoltà nel raccogliere prove certe contro un gruppo organizzato che agisce con modalità clandestine.

Perquisizioni in sei province con sequestro di materiali elettronici e abbigliamento

Nella giornata dedicata alle perquisizioni, mercoledì scorso, la Digos ha operato simultaneamente in varie città italiane: Bologna, Forlì-Cesena, Rimini, Milano, Torino e Lucca. L’obiettivo era rintracciare elementi utili alle indagini presso le abitazioni o altri luoghi frequentati dai sospettati.

Durante queste attività sono stati sequestrati telefoni cellulari, computer portatili ed altri dispositivi informatici ritenuti fondamentali per acquisire ulteriori informazioni sui contatti tra gli indagati o eventuali piani futuri. Sono stati inoltre prelevati capi d’abbigliamento che potrebbero essere utili ai fini del riconoscimento nelle immagini video già raccolte dagli agenti.

La dispersione geografica degli interventi sottolinea come il gruppo accusato fosse diffuso su più territori italiani ma mantenesse legami stretti attraverso canali comunicativi protetti da misure precauzionali proprie dei movimenti anarchici radicalizzati.

La rivendicazione dell’attacco contro la polizia ferroviaria

Pochi giorni dopo l’incendio delle due auto parcheggiate nella stazione ferroviaria riminese comparve online una rivendicazione firmata da esponenti del movimento anarchico. Nel testo si leggeva chiaramente l’intento politico dietro all’atto incendiario: “si è scelto di attaccare con il fuoco la polizia ferroviaria”, definita come “misera appendice” della polizia dello stato incaricata “dell’infame compito” relativo alla sicurezza nei trasporti pubblici su rotaia.

Nel messaggio veniva sottolineata anche la funzione simbolica svolta dalla Polfer come guardiana dei confini nazionali interni ed esterni al territorio italiano; questo ruolo avrebbe rappresentato una motivazione ulteriore per colpire direttamente i suoi mezzi sotto casa loro stessa.

Questa dichiarazione conferma quanto dietro l’aggressione vi sia un disegno ideologico ben preciso volto a contestare lo stato attraverso attacchi diretti alle sue strutture operative meno visibili ma comunque strategiche nella gestione dell’ordine pubblico nei trasporti ferroviari.

Difesa legale degli indagati affidata all’avvocato ettore grenci

Tra le quindici persone raggiunte dalle misure investigative alcune sono assistite dall’avvocato Ettore Grenci che cura la difesa legale nel procedimento penale aperto dopo gli eventi del 20 aprile 2023 a Rimini. Lo studio del caso richiede particolare attenzione vista la delicatezza delle accuse rivolte agli imputati riguardo azioni violente contro organo dello stato quali appunto le forze dell’ordine impegnate sul territorio nazionale nell’ambito ferroviario.

Il ruolo difensivo consiste nell’esaminare attentamente tutte le prove raccolte durante le fasi preliminari oltre ad assicurarsi che siano rispettate tutte le garanzie processuali previste dalla legge italiana durante lo svolgimento delle attività giudiziarie successive alle perquisizioni effettuate nelle varie province italiane interessate dall’inchiesta condotta dalla Digos sotto il coordinamento della Dda bolognese.

Written by
Rosanna Ricci

Rosanna Ricci racconta il presente come se stesse scrivendo una pagina di diario collettivo. La sua voce è intima, ma mai distante: attraversa con delicatezza temi complessi come cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute, cercando sempre il lato umano delle notizie. Ogni suo post è uno sguardo personale sul mondo, tra empatia e consapevolezza.

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