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Quasi un maturando su sei crede alle fake news sulle tracce prima dell’esame di stato

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La maturità 2025 si avvicina e la Polizia di stato insieme a skuola.net rilanciano la campagna “Maturità al sicuro” per contrastare false informazioni riguardo alle regole della prova. Nonostante anni di sforzi, molti studenti mostrano ancora confusione sulle norme, soprattutto riguardo l’uso di smartphone e dispositivi digitali durante l’esame.

La diffusione delle fake news tra i maturandi

Anche se la quantità di studenti disinformati è in calo rispetto agli anni passati, circa un maturando su sei continua a credere a false notizie sulle tracce dell’esame prima del suo inizio. Questa convinzione è alimentata dalla diffusione di messaggi ingannevoli sulle piattaforme social e chat, che suggeriscono l’esistenza di tracce già disponibili online. Il monitoraggio svolto da skuola.net per conto della polizia ha raccolto le opinioni di circa 1.200 candidati a pochi giorni dall’avvio dell’esame 2025, evidenziando che una fetta non trascurabile è ancora vittima di disinformazione. Questi malintesi rischiano di generare comportamenti scorretti o tentativi di imbroglio, con conseguenze serie come l’esclusione dall’esame.

Il timore riguarda anche la presenza di nuovi dispositivi digitali che possono aiutare in modo illecito, a cui gli studenti potrebbero affidarsi spinti dal dubbio sulle regole effettive. Non è raro vedere circolare notizie confuse che danno false indicazioni sugli oggetti consentiti ai candidati sotto la sorveglianza della commissione d’esame.

Smartphone e smartwatch vietati ma spesso sottovalutati

Secondo i dati del sondaggio, quasi il 20% degli studenti intervistati pensa si possa tenere lo smartphone sul banco durante le prove scritte. La normativa, invece, impone la consegna di tutti i telefoni cellulari proprio per evitare ogni tipo di comunicazione o consultazione non autorizzata. L’82% del campione ha risposto correttamente in merito a questa regola, mostrando una buona conoscenza, ma resta una percentuale significativa poco informata. Un ulteriore 15% sa che i telefoni devono rimanere spenti, mentre un 3% crede addirittura che sia possibile usarli senza rischiare la squalifica, al massimo solo qualche sanzione formale. Questo malinteso potrebbe indurre a violare le regole con conseguenze gravi.

Simile situazione si registra per gli smartwatch. Il 16% dei maturandi pensa di poter portare l’orologio intelligente al polso durante la prova, a patto che non sia connesso alla rete. Un altro 1% ritiene accettabile usarlo liberamente, anche online. Le norme, però, vietano ogni dispositivo capace di inviare, ricevere o consultare contenuti digitali, indipendentemente dalla presenza di connessione internet. Accanto agli smartphone e smartwatch rientrano anche altri dispositivi come occhiali smart o assistenti vocali che integrano l’intelligenza artificiale. Solo il 77% degli studenti conosce questi divieti, mentre il resto rischia di incorrere in errori importanti durante l’esame.

L’importanza della campagna “maturità al sicuro”

L’attività informativa avviata da polizia di stato e skuola.net mira a chiarire le regole e prevenire comportamenti scorretti. Portare corrette informazioni in chiave pratica e diretta ai maturandi rappresenta un punto cruciale per evitare equivoci sul regolamento. Le indagini sul campo evidenziano che molte delle fake news circolanti sono legate proprio alla gestione dei dispositivi elettronici durante le prove scritte, un tema particolarmente delicato nella maturità.

Un invito alla chiarezza e al rispetto delle norme

Anche se il numero di studenti disinformati si sta riducendo rispetto agli anni scorsi, persistono criticità che potrebbero incidere sul regolare svolgimento dell’esame. Per questo motivo, la campagna si concentra sul fornire indicazioni chiare in merito a ciò che è permesso portare, utilizzare o tenere vicino durante le prove. L’obiettivo è limitare al massimo errori e incomprensioni, tutelando la correttezza dell’esame e aiutando gli studenti a rispettare le norme senza rischiare sanzioni gravi o l’esclusione dall’esame.

Il ritorno di “Maturità al sicuro” rappresenta un’occasione per ribadire con forza quali sono le aspettative sul comportamento dei candidati in un momento così delicato e per segnalare le conseguenze in caso di violazioni, che possono compromettere il loro percorso scolastico. La campagna coinvolge anche i docenti e le famiglie, con messaggi semplici e diretti da diffondere nelle settimane che precedono l’esame per scongiurare equivoci e disguidi.

Written by
Elisa Romano

Elisa Romano è una blogger italiana che si occupa di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute. Con uno stile chiaro e coinvolgente, racconta i fatti e le storie del momento, offrendo riflessioni e approfondimenti per un pubblico sempre più attento e informato.

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