Un episodio di violenza a Barletta ha portato all’arresto di un uomo di 30 anni, accusato di aver minacciato con una pistola e sparato contro l’abitazione della madre. L’intervento della polizia ha ricostruito i fatti avvenuti il 4 luglio scorso, quando la vittima è rimasta ferita alla gamba sinistra.
i dettagli dell’aggressione a Barletta del 4 luglio
Lo scorso 4 luglio, in un quartiere residenziale di Barletta, si è verificata una sparatoria che ha coinvolto un trentenne come protagonista principale. La vittima dell’aggressione ha riportato una ferita alla gamba sinistra, giudicata guaribile in circa un mese. Le circostanze hanno fatto emergere che il motivo scatenante era legato ad una discussione familiare.
La questura locale insieme alla Procura di Trani hanno condotto le indagini coordinate dalla squadra mobile della questura di Andria. L’attività investigativa si è focalizzata sulle dinamiche interne all’appartamento dove risiedono la madre del sospettato e il compagno della donna.
Le prove raccolte durante le indagini della polizia
Le autorità hanno identificato l’uomo autore delle minacce aggravate dall’uso dell’arma da fuoco e dal porto illegale della pistola grazie ad alcuni elementi fondamentali raccolti sul luogo dei fatti. Sono stati rinvenuti quattro bossoli calibri compatibili con armi corte; uno degli involucri è stato recuperato dagli agenti scientifici che hanno eseguito rilievi tecnici approfonditi.
Inoltre sono risultate decisive alcune immagini riprese dalle telecamere presenti nell’area circostante la casa presa d’assalto dal trentenne. Questi video mostrano chiaramente lo sparo effettuato contro la porta d’ingresso dell’abitazione dove abitano le persone coinvolte nella lite familiare.
Questa combinazione tra tracce materiali ed elementi visivi ha permesso agli investigatori di consolidare l’accusa nei confronti del sospettatto e procedere al suo arresto per detenzione abusiva d’arma da fuoco e minacce aggravate.
Gli sviluppi giudiziari: arresto e custodia cautelare
Al termine degli accertamenti, l’uomo è stato tratto in arresto dalla polizia locale ed immediatamente trasferito nel carcere cittadino di Foggia, dove rimane a disposizione delle autorità giudiziarie competenti per il prosieguo delle indagini preliminari.
La decisione segue rigorosi protocolli adottati nelle situazioni in cui vi sono rischi evidenti per la sicurezza pubblica o privata derivanti dall’impiego illecito delle armi da fuoco. Il procedimento penale continuerà ora con la valutazione degli ulteriori elementi probatori raccolti dagli organi investigativi coordinati dalla Procura tranese.
Questo caso evidenzia ancora una volta come tensioni personali possono degenerare fino ad arrivare all’impiego violento delle armi nel contesto familiare urbano italiano recente. Le forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione su episodi simili per prevenire conseguenze più gravi sulla comunità locale.