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Sperimentazione bike sharing in Puglia: oltre 2 milioni di km percorsi e rischio stop per mancanza fondi

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Bike sharing in Puglia: 2 milioni di km ma rischio stop per fondi. - Unita.tv
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Il bike sharing elettrico in Puglia ha raggiunto numeri rilevanti in termini di utilizzo ma rischia di interrompersi a breve, a meno di nuovi finanziamenti regionali. Attivo in sei città con quasi mille biciclette a pedalata assistita, il progetto ha coinvolto migliaia di cittadini e contribuito alla riduzione delle emissioni di CO2. A oggi però, senza un inserimento nel piano regionale dei trasporti, il futuro del servizio appare incerto.

Dati e risultati del progetto bike sharing nelle sei città pugliesi

Il servizio di bike sharing elettrico ha coperto, dal lancio, oltre 2 milioni di chilometri complessivi. Sono state accumulate circa 193mila ore di pedalate, con un impatto positivo sull’ambiente che si stima in circa 300 tonnellate di CO2 evitate. Questi dati derivano da un monitoraggio raccolto recentemente e presentato presso la sede di Anci Puglia.

Il progetto coinvolge al momento sei città: Bari, Trani, Altamura, Gravina, Giovinazzo e Molfetta. Complessivamente, le e-bike messe a disposizione sono circa 900, un numero che ha garantito una diffusa copertura del territorio urbano e una concreta opportunità per spostamenti brevi a ridotto impatto ambientale.

Tra queste realtà urbane Bari si distingue come capitale del bike sharing pugliese, con un sistema molto utilizzato, in grado di attrarre una base ampia di utenti. Le altre città hanno mostrato anche loro un buon livello di adesione, creando una rete diffusa che ha permesso di esplorare le potenzialità di un nuovo modo di muoversi.

Apprezzamenti e criticità nella gestione del servizio bike sharing

L’assessora regionale alla Mobilità, Debora Ciliento, ha definito la sperimentazione “un’occasione importante per far approcciare l’utenza a forme più sostenibili per gli spostamenti di ‘ultimo miglio’”. Nonostante ciò, il servizio non è stato incluso tra le azioni strategiche nel Piano Triennale dei Trasporti 2024-2026.

Questa esclusione ha generato apprensione tra amministratori locali e operatori coinvolti, preoccupati che la mancanza di risorse possa compromettere la continuità del servizio. La scadenza prevista per la sperimentazione è settembre 2025, dopo di che, senza finanziamenti adeguati, il rischio è di un’interruzione nei comuni diversi da Bari.

La presidente di Anci Puglia e sindaco di Bitetto, Fiorenza Pascazio, ha richiamato l’attenzione sull’importanza che il bike sharing diventi parte integrante del trasporto pubblico locale, per garantirne la stabilità e consolidarne il ruolo nelle città pugliesi. Matteo Pertosa, amministratore delegato dell’azienda che gestisce il servizio, ha sottolineato che “la domanda da parte degli utenti resta elevata e che la sospensione comprometterebbe un’esperienza apprezzata dai cittadini”.

Le reazioni dei sindaci delle città coinvolte nel bike sharing

I sindaci delle sei città hanno manifestato un giudizio positivo sul progetto e sollecitano la Regione affinché garantisca risorse stabili. A Trani, il sindaco Amedeo Bottaro ha evidenziato come il servizio abbia attirato soprattutto un pubblico giovane, contribuendo a cambiare le abitudini di spostamento locali.

Vitantonio Petronella, primo cittadino di Altamura, ha osservato che le biciclette elettriche sono ormai parte integrante del paesaggio urbano, dimostrando un radicamento nella quotidianità dei suoi abitanti. A Gravina in Puglia, il sindaco Fedele Lagreca ha descritto i risultati come “lusinghieri”, sottolineando le ricadute positive sul traffico e sulla mobilità sostenibile.

Michele Sollecito, sindaco di Giovinazzo, parla di “ottimo riscontro” e apprezzamento da parte della comunità, mentre Nicola Piergiovanni, vicesindaco di Molfetta, conferma una risposta molto positiva della cittadinanza verso questa modalità di spostamento a basso impatto.

L’interesse e la fiducia degli amministratori locali evidenziano la necessità di un impegno più deciso della Regione Puglia per assicurare la prosecuzione del servizio, evitando che un’opportunità riconosciuta e apprezzata venga interrotta.

Ultimo aggiornamento il 23 Luglio 2025 da Davide Galli

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Davide Galli

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