Un controllo congiunto ha portato alla scoperta di uno stabilimento balneare abusivo nel tratto di spiaggia di San Pietro in Bevagna, marina di Manduria . L’intervento ha coinvolto Polizia, Guardia costiera e Polizia locale, nell’ambito di una serie di verifiche mirate lungo la costa salentina. Il titolare di un ristorante locale è stato denunciato per occupazione illegale di spazio demaniale.
Raffica di controlli sulla costa salentina porta alla scoperta dello stabilimento abusivo
Durante le operazioni di controllo intensificate nella zona, gli agenti del commissariato di Manduria hanno concentrato l’attenzione sul tratto di spiaggia davanti a un noto ristorante della marina di San Pietro in Bevagna. Lì, hanno individuato un’area di circa 120 metri quadrati, posta direttamente sul demanio marittimo, occupata da ombrelloni e lettini senza alcuna concessione ufficiale.
L’area appariva allestita come un vero e proprio stabilimento balneare attrezzato, con 20 ombrelloni e 12 lettini sistemati in modo regolare. Il titolare del ristorante ha confermato la proprietà delle attrezzature, ma non è stato in grado di fornire permessi, concessioni o autorizzazioni sulle quali basare l’occupazione di quella porzione di spiaggia pubblica. La presenza di attrezzature a uso esclusivo in assenza di concessione ha destato sospetti, fino alla decisione di formalizzare la denuncia.
Violazioni e rischi riscontrati dalla Guardia costiera durante l’ispezione
La Guardia costiera ha rilevato una serie di irregolarità legate alla sicurezza dello stabilimento abusivo. Prima di tutto è risultata evidente la mancanza di personale qualificato per la vigilanza in acqua, in particolare di un bagnino che avrebbe dovuto sorvegliare la zona di balneazione. Questa carenza mette a rischio la sicurezza degli eventuali bagnanti che utilizzano l’area.
In aggiunta, mancano le boe che delimitano la zona riservata alla balneazione, elemento imprescindibile per controllare e proteggere i nuotatori da eventuali imbarcazioni o attività pericolose. Assenti anche le dotazioni di emergenza, come quelle che dovrebbero trovarsi sulla torretta di salvataggio, essenziali in caso di incidenti.
Le infrazioni hanno comportato l’applicazione di sanzioni amministrative per un totale di circa tremila euro. Parallelamente è scattato il sequestro delle attrezzature balneari e la denuncia del titolare per occupazione abusiva e inosservanza dei limiti previsti per la proprietà privata.
Impatto delle operazioni di controllo e attenzione alle zone demaniali
Il caso di San Pietro in Bevagna sottolinea l’attenzione delle forze dell’ordine nell’arginare fenomeni di occupazione abusiva delle spiagge in Salento. L’azione coordinata di Polizia, Polizia locale e Guardia costiera dimostra la volontà di mantenere l’accesso libero e la sicurezza sulle aree di proprietà pubblica, spesso oggetto di sfruttamento illegale.
L’operazione rientra in un quadro più ampio di verifiche e controlli lungo la costa, che coinvolgono diverse realtà turistiche e ricettive, con l’obiettivo di garantire il rispetto delle norme e la tutela dei cittadini e del territorio. La denuncia del ristoratore rappresenta uno dei casi più recenti di intervento su occupazioni non autorizzate, a cui seguiranno accertamenti e monitoraggi continui nel corso della stagione balneare.
Le forze dell’ordine invitano gli operatori del settore a rispettare le norme sul demanio marittimo e ricordano che il mancato rispetto degli obblighi espone a responsabilità penali e amministrative, oltre a compromettere la sicurezza pubblica. I controlli proseguiranno senza sosta in tutta la provincia di Taranto per evitare episodi simili e proteggere l’uso pubblico delle spiagge.
Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2025 da Serena Fontana