L’amministrazione di San Giuliano di Puglia ha preso una posizione netta riguardo al conflitto in Medio Oriente. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una delibera che invita al riconoscimento dello Stato di Palestina e chiede la cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza, sottolineando l’urgenza di porre fine alle sofferenze, soprattutto quelle dei bambini coinvolti nel conflitto.
Il consiglio comunale di San Giuliano Di Puglia si mobilita per il riconoscimento della Palestina
Il Comune di San Giuliano di Puglia ha votato compatto il documento che chiede ufficialmente il riconoscimento dello Stato di Palestina. Questa decisione segue azioni simili da parte di altri comuni molisani, tra cui San Martino in Pensilis e Termoli, che hanno già espresso la loro solidarietà con popolazioni colpite dalla guerra. Il sindaco Antonello Nardelli ha spiegato che, pur non avendo competenze dirette nelle politiche estere, il Comune sente il dovere di manifestare una posizione chiara e netta rispetto a quanto accade nella Striscia di Gaza, luogo di continue violenze e sofferenze.
La mozione è stata presentata come un gesto di pace e di solidarietà, con l’obiettivo di scuotere le coscienze e spingere verso una risoluzione del conflitto. San Giuliano di Puglia si pone così come un esempio di impegno civile da piccola comunità, senza rinunciare al ruolo di attore, pur simbolico, nella discussione globale sui diritti dei popoli e sulla pace.
La solidarietà ai bambini di Gaza e il legame con tarshiha in Israele
Il sindaco Nardelli ha voluto richiamare l’attenzione anche sulla condizione dei bambini coinvolti nei conflitti, associando la sofferenza delle giovani vittime della guerra a quella subita dalle popolazioni colpite da calamità naturali. Le parole del primo cittadino si sono concentrate in particolare su Tarshiha, un villaggio arabo-palestinese nell’alta Galilea, territorio all’interno dello Stato di Israele, dove, nel 2009, è stata inaugurata una scuola definita “scuola di pace”.
L’istituto porta il nome “Angeli di San Giuliano” ed è stato costruito grazie all’impegno di associazioni e diocesi italiane, oltre che del Comitato Vittime della Jovine, un legame che sottolinea una solidarietà transnazionale profonda tra popolazioni e comunità. La scuola rappresenta non solo un luogo di istruzione, ma un simbolo di speranza e dialogo in una zona segnata da tensioni politiche e sociali persistenti.
Questo esempio è stato citato per rimarcare l’importanza di sostenere iniziative che favoriscano la convivenza pacifica e la protezione delle nuove generazioni, spesso dimenticate nei conflitti armati.
La fermezza del consiglio comunale contro la guerra: un appello alla pace
Nel documento votato all’unanimità il consiglio comunale ha espresso con fermezza il rifiuto totale di ogni forma di guerra. Si fa presente la consapevolezza della limitatezza di poteri locali nel decidere le politiche internazionali, ma proprio per questo l’atto vuole rappresentare una volontà chiara e simbolica di contrapposizione al conflitto.
La scelta di “schierarsi dalla parte della Pace” è un messaggio preciso che si rivolge non solo ai diretti interessati ma anche all’opinione pubblica nazionale, affinché prenda atto delle sofferenze causate dal conflitto e del bisogno urgente di porvi un freno.
Questa presa di posizione viene letta come un invito a mettere da parte le divergenze e a costruire un futuro in cui le guerre non siano più motivo di dolore e lutto, ma esclusivamente un ricordo da superare per sempre.
San Giuliano di Puglia con la sua decisione fa sentire la voce di una comunità che, anche da un piccolo territorio, vuole richiamare i potenti a una responsabilità maggiore nella tutela della vita e nel rispetto dei diritti umani.
Ultimo aggiornamento il 17 Luglio 2025 da Andrea Ricci