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Primo caso di febbre del Nilo Occidentale su cavallo a Manfredonia, attivate le misure di controllo in Provincia Di Foggia

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Primo caso di febbre del Nilo su cavallo a Manfredonia, scattano i controlli in provincia di - Unita.tv
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La provincia di Foggia registra il primo caso confermato di febbre del Nilo Occidentale su un cavallo. L’animale, ricoverato in un maneggio di Siponto nel comune di Manfredonia, è stato sopresso dopo il peggioramento delle condizioni. L’emergenza ha mobilitato rapidamente le autorità sanitarie e veterinarie locali che hanno applicato i protocolli previsti per contenere eventuali focolai e proteggere la popolazione.

Il caso del cavallo a Manfredonia: accertamenti e interventi veterinari

La scoperta della febbre del Nilo Occidentale è avvenuta a fine luglio, quando un veterinario libero professionista ha segnalato un caso sospetto. Il cavallo, ospitato in un maneggio a Siponto, ha mostrato un quadro clinico che si è aggravato nel giro di poco tempo. Dopo gli accertamenti iniziali, gli specialisti dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Puglia e della Basilicata hanno effettuato i primi test, mentre il Centro di referenza nazionale CeSME ha confermato la presenza del virus.

L’intervento si è svolto seguendo il piano nazionale di sorveglianza per la West Nile Disease, attivato dal dipartimento di prevenzione della ASL Foggia insieme ai servizi veterinari e all’igiene pubblica. Data la gravità della malattia e gli esiti clinici, l’animale è stato soppresso per evitare possibili rischi di diffusione.

Misure di sorveglianza e controllo per limitare la diffusione del virus

Il caso confermato ha spinto le autorità locali a mettere in atto la sorveglianza prevista dalla normativa ministeriale. Nell’area geografica interessata si è attivata una sorveglianza entomologica finalizzata a monitorare la presenza di zanzare e altri insetti vettori del virus. Parallelamente, l’attività di controllo veterinario è intensificata per verificare eventuali nuovi casi tra cavalli o altre specie animali.

La direttrice facente funzioni del dipartimento di prevenzione della ASL Foggia, Giuseppina Moffa, ha inviato una circolare ai sindaci della provincia e al prefetto. Il documento contiene indicazioni precise sulle azioni da adottare per contenere la circolazione delle arbovirosi, specialmente relative agli insetti vettori come zanzare, zecche e flebotomi.

Sicurezza delle donazioni di sangue e controlli trasfusionali stagionali

Nel contesto della sorveglianza sulla diffusione della febbre del Nilo Occidentale, la ASL Foggia ha chiarito che le donazioni di sangue rimangono sicure sia per i donatori che per i riceventi. Il servizio trasfusionale adotta test di screening specifici per ogni donatore che abbia soggiornato in province dichiarate a rischio.

Ogni estate, il Sistema nazionale di sorveglianza controlla la presenza di virus veicolati da insetti per prevenire epidemie. Le strutture trasfusionali coinvolgono tamponi mirati per impedire la trasmissione attraverso le trasfusioni, mantenendo alta l’attenzione durante la stagione calda, quando la circolazione degli insetti vettori è più intensa.

Ultimo aggiornamento il 31 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi

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Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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