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Microchirurgia a Bari: ricostruita la guancia di un uomo dopo l’asportazione di un tumore

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Ricostruita la guancia di un paziente a Bari dopo l’asportazione di un tumore. - Unita.tv
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Un uomo di 70 anni è stato sottoposto a un intervento delicato per rimuovere e ricostruire un tumore cutaneo alla guancia. La squadra di chirurghi plastici dell’Istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari ha portato a termine un’operazione che ha unito l’asportazione completa del tumore con la ricostruzione grazie a un lembo di pelle preso dall’avambraccio. Un intervento di microchirurgia che punta a eliminare il tumore e a ripristinare l’aspetto e la funzionalità del volto.

Tumore alla guancia: perché serviva un intervento più ampio

Il paziente aveva un carcinoma cutaneo, un tumore che colpisce spesso le zone esposte al sole, come la guancia. Dopo un primo intervento in un altro ospedale, una biopsia ha rilevato cellule tumorali ancora presenti nel tessuto. Per questo si è resa necessaria una nuova operazione, più estesa, che ha coinvolto un ampio lembo di pelle. La difficoltà stava anche nella posizione del tumore, che obbliga a maneggiare con cura i tessuti per non compromettere funzioni importanti e l’aspetto del volto.

L’Istituto tumori Giovanni Paolo II ha scelto di intervenire non solo per togliere il tessuto malato, ma anche per ricostruire subito la parte asportata. L’obiettivo era chiaro: eliminare definitivamente il cancro e coprire la zona con pelle sana, mantenendo la forma naturale del viso.

Microchirurgia plastica: come si è svolto l’intervento

L’operazione, durata circa otto ore, è stata guidata da Maurizio Ressa, direttore della Chirurgia plastica e ricostruttiva. Fondamentale è stato l’uso del microscopio operatorio, che ha permesso di collegare i piccoli vasi sanguigni del lembo di pelle prelevato dall’avambraccio a quelli del collo. Un passaggio delicatissimo, indispensabile per far sì che il tessuto trapiantato resti vitale.

Il lembo, completo di vasi, è stato quindi spostato sul volto per ricostruire la guancia rimossa. Grazie alla microchirurgia si mantiene la circolazione sanguigna, ottenendo risultati migliori sia nell’aspetto che nella funzionalità. Questa tecnica, adottata solo in pochi centri specializzati, richiede mani esperte e strumenti di alta precisione.

Recupero e futuro: la sfida della microchirurgia a Bari

Dopo l’operazione, il paziente ha passato pochi giorni in ospedale e ha avuto un buon recupero. Il caso mette in luce la capacità dell’equipe barese di affrontare interventi complessi, frutto anche di esperienze maturate all’estero. L’istituto evidenzia come questa esperienza servirà per ampliare l’uso della microchirurgia ricostruttiva.

In particolare, si punta a utilizzare tecniche simili per la ricostruzione mammaria, con lembi di pelle prelevati dall’addome. Questi interventi sono una risposta per chi non può ricorrere ai metodi tradizionali. Così, l’Istituto tumori Giovanni Paolo II si sta specializzando sempre di più in chirurgia ricostruttiva su misura, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti dopo l’intervento oncologico.

Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi

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Giulia Rinaldi

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