La cooperativa sociale pietra di scarto a cerignola, in provincia di foggia, porta avanti da quasi trent’anni un progetto che coniuga lavoro e impegno sociale. Su un terreno confiscato alla mafia, questa realtà produce passata e pelati partendo dal pomodoro biologico coltivato nei propri campi e da materie prime provenienti da produttori esterni. La campagna dell’oro rosso rappresenta non solo una produzione agricola ma anche uno strumento di inclusione per persone in condizioni fragili.
La cooperativa pietra di scarto: lavoro regolare su un bene confiscato
Pietra di scarto opera dal 1996 su un terreno sottratto alle organizzazioni mafiose nel comune di cerignola. Qui lavora una decina di persone assunte con regolare contratto, impegnate nella trasformazione del pomodoro in prodotti come pelati e passata. Cinque lavoratori sono inseriti tramite misure penali alternative al carcere o affidamenti lavorativi; tra loro c’è yuliia, una donna ucraina arrivata tre anni fa con il figlio fuggendo dalla guerra. Altri membri del gruppo includono donne che hanno superato esperienze difficili come violenza domestica o provengono da paesi come il senegal.
Orari e continuità lavorativa
Il presidente della cooperativa pietro fragasso sottolinea l’importanza della continuità lavorativa: le attività iniziano alle 6:30 del mattino fino alle 14:30, garantendo così orari stabili e condizioni trasparenti. Dal 2021 è partita la produzione esclusivamente biologica dei pomodori coltivati nei terreni propri oltre a quelli forniti da produttori esterni selezionati che condividono gli stessi valori etici.
Produzione sostenibile senza additivi con impianto fotovoltaico a supporto
Il processo produttivo punta sulla qualità fin dalla raccolta manuale delle bacche direttamente dalla pianta senza uso di macchinari pesanti che potrebbero danneggiare il frutto o comprometterne le caratteristiche organolettiche. Non vengono aggiunti conservanti o additivi chimici durante la preparazione dei pelati o della passata; questo garantisce prodotti genuini apprezzati nelle botteghe solidali.
Negli ultimi mesi la cooperativa ha migliorato l’aspetto tecnologico installando un impianto fotovoltaico per alimentare parte delle attività produttive riducendo l’impatto ambientale complessivo dell’intero ciclo lavorativo. Inoltre è stata ampliata la rete dei fornitori bio interessati a far trasformare i propri raccolti nel laboratorio locale.
Un’economia fatta di contratti veri
fragasso definisce questa realtà “un’economia fatta davvero di contratti veri”, dove si intrecciano lavoro stabile, collaborazione fra soggetti diversi e attenzione ai bisogni sociali delle persone coinvolte nelle attività quotidiane.
Obiettivi sociali ed economici della campagna oro rosso
La finalità principale della campagna oro rosso consiste nella produzione annuale stimata intorno alle 100mila bottiglie soprattutto destinate alla passata distribuita attraverso canali solidali e circuiti equo-solidali diffusi sul territorio nazionale italiano. Questo permette ai prodotti ottenuti qui a cerignola d’essere presenti sugli scaffali accanto ad altre proposte nate dall’agricoltura responsabile.
La cooperativa si impegna non solo nella realizzazione materiale dei beni ma anche nella diffusione pratica dei valori legati all’antimafia culturale attraverso iniziative educative rivolte sia agli operatori interni sia al pubblico più ampio interessato ai temi della legalità economica ed ambientale.
Inserimento lavorativo e inclusione sociale
L’inserimento lavorativo riguarda principalmente persone provenienti da situazioni delicate quali esecuzioni penali alternative oppure vittime dirette o indirette di discriminazioni sociali ed economiche; qui trovano opportunità concrete per uscire dall’emarginazione grazie all’attività agricola gestita collettivamente.
Questo modello dimostra come il recupero degli spazi sottratti alla criminalità possa generare occasioni tangibili capaci d’incidere positivamente sulle vite individualmente complicate ma anche sull’intera comunità locale impegnandosi su più fronti contemporaneamente tra agricoltura biologica giustizia sociale ed economia civile vera.