Un uomo di 49 anni, impegnato come operaio in un’impresa del settore nautico a Melpignano, piccolo comune in provincia di Lecce, è deceduto presumibilmente a causa di un infarto mentre si trovava in pausa nel proprio turno di lavoro. Il lavoratore, di origine indiana, non è stato ritrovato dai colleghi rientrando dalla pausa, cosa che ha fatto scattare l’allarme.
Il ritrovamento del corpo e l’intervento dei soccorsi a Melpignano
Secondo quanto ricostruito, i colleghi dell’operaio, non vedendolo tornare dalla pausa né ricevendo risposte alle telefonate, hanno deciso di entrare nel locale dove l’uomo si trovava. Hanno così scoperto il corpo disteso sul pavimento. Immediatamente è stato allertato il 118, ma i soccorritori, giunti sul posto, non sono riusciti a rianimare il lavoratore.
L’episodio è avvenuto all’interno dell’azienda nautica nel corso della mattinata, ma l’ora esatta del malore non è stata resa nota. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia locale e gli ispettori dello Spesal, il Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro, per avviare le indagini e verificare le condizioni della struttura e la dinamica dell’accaduto.
Le indagini e il ruolo degli ispettori dello Spesal
La morte ha generato l’immediato avvio di accertamenti da parte delle autorità competenti. Gli ispettori dello Spesal si sono occupati di valutare gli aspetti legati alla sicurezza sul luogo di lavoro e la possibile correlazione tra le condizioni lavorative e il malore subito dall’operaio.
Il sopralluogo ha incluso la verifica delle misure di tutela previste per i dipendenti, come l’adeguatezza degli spazi per le pause e la disponibilità di assistenza in caso di emergenza. Le autorità stanno anche controllando la regolarità dei turni e le condizioni mediche precedenti dell’uomo, per confermare l’ipotesi del decesso per infarto.
Il contesto lavorativo e la sicurezza nella nautica in Provincia Di Lecce
Le aziende attive nella nautica a Melpignano e nel Salento impiegano numerosi operai nelle diverse fasi di produzione e manutenzione delle imbarcazioni. Il lavoro spesso richiede sforzi fisici e un’organizzazione dei turni che consenta pause adeguate, fondamentali per la salute dei dipendenti.
Questo episodio riapre il dibattito sulle condizioni di lavoro in ambiti produttivi di piccole e medie dimensioni, dove il controllo sulla sicurezza e l’assistenza sanitaria interna potrebbero risultare insufficienti. Il ruolo degli organi ispettivi si conferma cruciale per monitorare regolarmente le aziende e prevenire incidenti e decessi in ambito lavorativo.
Il coinvolgimento delle forze dell’ordine e le prossime fasi investigative
I carabinieri impiegati nel sopralluogo hanno raccolto testimonianze dei colleghi e acquisito documentazione aziendale per chiarire ogni dettaglio legato al decesso. Al momento, la pista più accreditata rimane quella dell’infarto, ma gli accertamenti continueranno per escludere altre possibili cause o eventuali responsabilità.
La procedura prevede anche un esame autoptico, che potrà fornire dati precisi sull’origine del malore fatale. Le autorità locali vigileranno sulle eventuali implicazioni per la sicurezza del lavoro in tutta la zona, seguendo con attenzione l’esito delle verifiche sanitarie e amministrative che definiranno i passi successivi nel caso.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi