Un grave episodio di incendio doloso ha scosso il centro storico di Andria nella notte tra il 16 e il 17 luglio 2025. Un uomo di 30 anni, originario della Nigeria, è stato fermato dai carabinieri dopo aver appiccato il fuoco a un materasso durante una discussione accesa con un connazionale. L’incendio ha compromesso seriamente la sicurezza dell’edificio, con conseguenze anche per l’abitazione sovrastante.
I dettagli della lite e l’inizio dell’incendio
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, tutto è iniziato con un alterco tra due cittadini nigeriani, entrambi con regolare permesso di soggiorno, all’interno di un’abitazione situata in pieno centro storico di Andria. L’uomo di 30 anni, in preda al litigio, ha dato fuoco a un materasso presente nell’appartamento. Le fiamme, alimentate dal tessuto e dagli arredi, si sono rapidamente diffuse all’interno dei locali.
Il rogo non si è limitato a danneggiare solo l’appartamento dove è scoppiato, ma si è esteso fino all’abitazione sovrastante. Entrambi gli immobili hanno subito danni consistenti, tanto da essere dichiarati inagibili dalle autorità competenti. L’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato conseguenze peggiori, anche se nella notte si è respirata un’atmosfera di forte tensione e paura per gli abitanti dello stabile e delle abitazioni vicine.
L’arresto e le indagini sul luogo dell’incendio
Al momento dell’arresto, avvenuto poco dopo l’inizio dell’incendio, i carabinieri hanno sequestrato un accendino nelle mani dell’uomo. Questo strumento è ritenuto dagli inquirenti l’oggetto usato per appiccare il fuoco al materasso durante la lite. Dopo essere stato condotto in caserma, il trentenne è stato trasferito al carcere di Trani.
Le successive attività investigative hanno confermato che l’uomo e la vittima del litigio erano entrambi regolarmente presenti sul territorio italiano, muniti di permesso di soggiorno valido. L’accusa a carico del nigeriano arrestato è di incendio doloso, un reato particolarmente grave data la potenziale pericolosità delle fiamme e il rischio per le persone coinvolte.
Gli inquirenti continueranno a raccogliere testimonianze e a esaminare le condizioni dei due appartamenti, per chiarire appieno le dinamiche che hanno portato alla causa scatenante del rogo. Intanto, il fatto ha suscitato preoccupazione tra i residenti di Andria, soprattutto per la sicurezza negli edifici storici del centro città.
Le conseguenze per gli immobili e la sicurezza urbana
Le due abitazioni danneggiate dal rogo sono state dichiarate inagibili e, presumibilmente, necessiteranno di lavori di messa in sicurezza e di riparazione importanti. Il rischio che il fuoco possa generare danni strutturali seri è valutato attentamente dagli esperti chiamati a intervenire.
L’episodio riporta l’attenzione sulle condizioni delle abitazioni nel centro storico di Andria, dove fattori come l’età degli edifici e la conformazione degli spazi possono aggravare la propagazione di incendi. Questi eventi mettono in luce anche l’importanza di un pronto intervento da parte dei vigili del fuoco, che hanno evitato conseguenze ancora più serie.
Al momento non sono stati segnalati feriti, né coinvolgimenti di altre persone, ma il clima di tensione resta alto tra gli abitanti. Le autorità locali stanno valutando quali misure adottare per prevenire simili incidenti in futuro, anche guardando alla gestione degli spazi abitativi e alla convivenza tra residenti con situazioni particolari sul territorio.
Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Matteo Bernardi