Un incendio ha distrutto un hangar lungo la strada Mesagne-San Donaci, nell’area di Cellino San Marco, in provincia di Brindisi. Le fiamme hanno completamente distrutto quattro aerei biposto e provocato ferite a un pilota ultrasettantenne e a un soccorritore del 118. I Vigili del Fuoco sono intervenuti nel primo pomeriggio per spegnere l’incendio, mentre le autorità hanno avviato accertamenti per chiarire le cause.
Incendio e distruzione dell’hangar a Cellino San Marco
Le fiamme sono divampate all’interno di un hangar utilizzato per il parcheggio e la manutenzione di aeromobili biposto, situato lungo la strada Mesagne-San Donaci. Il rogo si è diffuso rapidamente, alimentato dal carburante presente nei serbatoi di almeno quattro aerei. L’edificio ha subito danni tali da causarne il crollo totale.
I Vigili del Fuoco di Brindisi sono intervenuti con due autobotti, riuscendo a domare l’incendio intorno alle 14. Nonostante l’intervento tempestivo, l’hangar e i velivoli sono andati completamente distrutti, ridotti a rottami carbonizzati. La presenza di carburante e materiali infiammabili ha reso difficili le operazioni e ha messo in pericolo chi si trovava nelle vicinanze.
Sul posto sono arrivati anche i Carabinieri e il magistrato di turno, che hanno effettuato i primi controlli e avviato le indagini sulle cause, ancora da accertare. Le verifiche sono in corso per stabilire se l’incendio sia stato provocato da un guasto, un incidente o altre responsabilità.
Feriti e dinamica dell’incidente
Durante l’esplosione del serbatoio di uno degli aerei, un pilota ultrasettantenne ha riportato ustioni di secondo grado su gambe e dorso, fratture a tibia e perone e diverse contusioni. L’esplosione lo ha colpito direttamente, trasformando un’attività ordinaria in un’emergenza.
Un operatore del 118, intervenuto per soccorrere il pilota, è stato investito da una seconda esplosione mentre lo caricava sulla barella. Le sue condizioni non sono gravi, ma ha riportato alcuni traumi. Il pilota è stato trasportato in codice rosso in un ospedale della zona, dove è tuttora ricoverato.
L’episodio evidenzia i rischi legati alla gestione di incidenti con materiali infiammabili e la complessità del soccorso in situazioni pericolose. La collaborazione tra Vigili del Fuoco, 118 e forze dell’ordine ha evitato conseguenze più gravi, anche se le condizioni del pilota restano serie.
Interventi e indagini in corso
I Vigili del Fuoco di Brindisi sono stati i primi a intervenire, affrontando le difficoltà di un incendio alimentato dal carburante degli aerei. L’intervento tempestivo ha impedito che il fuoco si propagasse alle strutture vicine, ma non ha evitato la distruzione completa dell’hangar e del materiale al suo interno.
Le forze dell’ordine e il magistrato hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto. Al momento, le cause non sono note e si valutano diverse ipotesi, tra cui guasti tecnici o errori umani. L’attenzione è alta, considerando le possibili ripercussioni sulla sicurezza nella gestione dei velivoli.
Il coinvolgimento di più autorità sottolinea l’importanza di chiarire quanto accaduto anche per prevenire eventi simili in futuro. Le indagini proseguiranno con l’analisi dei resti, le testimonianze e i controlli sulla manutenzione degli aerei e dell’hangar. L’area resta sotto sorveglianza mentre si raccolgono ulteriori elementi.
Ultimo aggiornamento il 24 Agosto 2025 da Andrea Ricci