Un vasto incendio ha colpito la costa di otranto, in provincia di lecce, causando danni estesi alla macchia mediterranea. Le fiamme si sono propagate rapidamente a causa del forte vento di maestrale che ha alimentato nuovi focolai tra le località delle Orte e punta Pascìa. Le operazioni antincendio hanno visto l’intervento coordinato dei vigili del fuoco e dell’aeronautica con l’ausilio di un canadair.
L’evoluzione dell’incendio sulla costa tra le Orte e punta Pascìa
L’incendio è scoppiato nella zona costiera tra le Orte e punta Pascìa, due punti noti per la loro vegetazione tipica della macchia mediterranea. Il vento sostenuto da maestrale ha favorito la propagazione delle fiamme durante tutta la notte, rendendo difficoltose le operazioni di contenimento sul terreno. Nelle prime ore della mattina i vigili del fuoco sono riusciti a ridurre temporaneamente l’intensità dell’incendio grazie all’impiego dei mezzi terrestri.
Nonostante gli sforzi iniziali però il rogo si è riattivato nel corso della giornata, alimentandosi nuovamente soprattutto nelle aree più esposte al vento. La superficie coinvolta dall’incendio supera i 150 ettari; questo dato evidenzia quanto sia stata ampia la distruzione ambientale provocata dal fuoco lungo questo tratto costiero.
L’intervento dei canadair e delle squadre antincendio
Per fronteggiare il rinnovarsi dell’emergenza sul posto è stato inviato un canadair che ha effettuato diversi scarichi d’acqua sulle zone ancora attive del rogo. L’utilizzo degli aerei specializzati risulta fondamentale in questi casi per raggiungere aree impervie dove i mezzi terrestri non possono arrivare facilmente o intervenire con efficacia immediata.
Le squadre dei vigili del fuoco continuano il lavoro incessante anche nelle ore serali per evitare nuove riprese delle fiamme dovute alle condizioni climatiche avverse. L’attività coordinata fra personale terrestre ed aeronautico mira a circoscrivere definitivamente tutti i fronti attivi prima che possano causare ulteriori danni alla vegetazione ed eventualmente mettere in pericolo abitazioni o infrastrutture vicine.
Il contesto ambientale e rischi legati agli incendi nella zona salentina
La zona interessata dall’incendio rappresenta una parte importante dell’ecosistema salentino caratterizzato dalla presenza diffusa della macchia mediterranea fatta da arbusti come lentisco, corbezzolo e mirto che costituiscono habitat naturali protetti da normative regionali nazionali ed europee.
Gli incendi boschivi in questa area mettono a rischio non solo flora ma anche fauna locale oltre al patrimonio paesaggistico frequentato ogni anno da numerosi turisti attratti dalle coste pugliesi. Le condizioni meteorologiche tipiche primaverili-estive spesso favoriscono situazioni simili quando venti forti incontrano terreni secchi creando scenari difficili da controllare rapidamente senza un tempestivo intervento pubblico.
Le autorità locali hanno già predisposto misure preventive per limitare future emergenze come divieti temporanei all’accensione di fuochi all’aperto nei periodi di maggiore rischio incendi mentre resta alta l’attenzione su eventuale supporto logistico ai soccorritori impegnati sul campo nelle prossime ore dopo questa nuova ondata d’allerta nel territorio intorno ad otranto. “L’importante è garantire la sicurezza dei cittadini e tutelare l’ambiente”, hanno sottolineato fonti ufficiali.