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In puglia su 29 punti monitorati da goletta verde solo lama monachile a polignano a mare risulta inquinato

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Le analisi condotte da Goletta Verde di Legambiente tra il 16 e il 23 giugno 2025 hanno coinvolto 29 punti lungo le coste pugliesi, tra ionica e adriatica. I controlli hanno evidenziato che solo uno di questi siti presenta livelli di inquinamento fuori norma. La situazione generale si conferma buona, con quasi tutti i campioni entro i limiti stabiliti dalla legge. I dati sono stati resi noti durante una conferenza stampa tenutasi a Bari, alla quale hanno partecipato rappresentanti di Legambiente Puglia e Arpa Puglia.

Risultati delle analisi lungo la costa pugliese: un quadro quasi tutto pulito

Su un totale di ventinove punti monitorati sulle coste della Puglia, venticinque erano localizzati tra foci di fiumi e scarichi nei pressi del mare ionico e adriatico. Tra questi soltanto uno ha mostrato valori preoccupanti per la qualità dell’acqua: Lama Monachile a Polignano a Mare . Questa spiaggia è nota anche per la sua bellezza paesaggistica ma ora è al centro dell’attenzione per motivi ambientali.

Gli altri ventotto siti sottoposti ai test risultano conformi ai parametri imposti dalle normative vigenti sulla balneazione. Le analisi sono state effettuate su campioni d’acqua raccolti nel corso della seconda metà del mese scorso ed esaminate con metodi scientificamente riconosciuti da Arpa Puglia.

Presentazione ufficiale dei risultati

La presentazione ufficiale dei risultati ha avuto luogo nella città capoluogo regionale, con la partecipazione fra gli altri di Laura Brambilla portavoce nazionale di Goletta Verde, Daniela Salzedo presidente regionale Legambiente Puglia e Vito Bruno direttore dell’Arpa locale. Il confronto pubblico ha permesso anche una discussione sugli interventi necessari per mantenere o migliorare lo stato delle acque costiere.

Dettagli sulle località esaminate nelle province baresi

Nella provincia di Bari sono stati presi in esame quattro punti specificamente scelti lungo il litorale marino: Cala Monaci a Monopoli, spiaggia del canale Lamasinata nel capoluogo barese, infine Torre Calderina nella zona costiera molfettese all’interno della riserva naturale locale.

Tre dei quattro siti baresi non presentano criticità rilevanti infatti risultano nei limiti consentiti dalla legge riguardo alla presenza di agenti contaminanti nelle acque marine. Solo Lama Monachile si distingue negativamente come unico punto fuori norma sull’intera costa regionale.

Questi dati indicano che le aree più frequentate o protette godono generalmente buona qualità ambientale grazie probabilmente agli sforzi locali volti al controllo degli scarichi urbani industriali o agricoli che possono influire sul mare vicino alle spiagge pubbliche e riserve naturali limitrofe.

Monitoraggio nelle altre province pugliesi: barletta-andria-trani brindisi foggia lecce taranto

In provincia Barletta-Andria-Trani sono stati valutati cinque luoghi distribuiti tra foci fluviali come torrente Carmosina, fiume Ofanto, Margherita Savoia, spiagge libere sul litorale urbano Barletta oltre alle zone balneari Colonna presso Monastero e Ponte Lama Bisceglie. Tutti questi punti rientrano nei parametri normativi senza segnalazioni anomale legate all’inquinamento marino o fluviale.

Brindisi vede cinque controlli concentrati su tratti significativi quali Torre Canne, Fasano, Pilone, Ostuni, Giancola, canale reale Torre Guaceto, canale Posticeddu Apani; anche qui non emergono problemi seri relativi allo stato delle acque marine né alle fontanelle naturali vicine agli scarichi controllati dagli enti territorialmente competenti secondo quanto riportato dai tecnici intervenuti durante le misurazioni effettuate nel mese corrente.

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Attenzione in provincia di foggia

Per quanto riguarda Foggia tre luoghi selezionati comprendono calette libere come Calenella presso Peschici, Casette dei pescatori Mattinata ed area marina antistante foce canale Schiapparo San Nicandro Garganico senza anomalie significative rispetto ai parametri igienico-sanitari richiesti dalla normativa vigente sui corpi idrici in quest’area geografica particolarmente sensibile dal punto vista naturalistico ma ben tutelata dai vari organismi pubblici e privati impegnati nei controlli di routine.

Nel territorio salentino sei stazioni d’indagine interessavano diverse zone costiere fra cui Vernole, Otranto, Marina Leuca, Porto Gaio, Gallipoli, Nardò, Porto Cesareo; nessuna evidenza negativa è stata registrata negli ultimi prelievi effettuati in questa vasta fascia turistica dove l’attenzione verso ambiente marino resta alta specie durante stagione estiva quando aumenta afflusso bagnanti residenti e visitatori.

Infine Taranto comprendeva sei aree sotto osservazione distribuite fra Manduria, Campomarino, Maruggio, città stessa, Palagiano oltre foce dei fiumi Lenne Lato. Anche qui tutte rispettavano i valori limite previsti senza superamenti tali da compromettere uso balneare o attività collegate pesca turismo nautico eccetera.

Ruolo degli enti locali nella tutela delle acque pugliesi

L’impegno dimostrato dagli enti regionali, provinciali, comunali insieme ad associazioni ambientaliste come Legambiente e strutture tecniche quali Arpa contribuisce concretamente alla salvaguardia delle coste. Attraverso campagne periodiche come quella condotta da Goletta Verde, vengono individuate tempestivamente eventuali criticità consentendo interventi rapidi mirati al ripristino condizioni ottimali per flora fauna umana.

I dati raccolti inoltre permettono verifiche continue sugli effetti prodotti dalle azioni amministrative volte al controllo degli scarichi civili, industriali, agricoli, così come favoriscono programmi educativi rivolti cittadini, turisti, operatori turistici affinché adottino comportamenti responsabili nell’ambito della gestione ambientale delle zone marine protette oppure aperte alla fruizione pubblica.

Il caso specifico di lama monachile sottolinea l’importanza continua del monitoraggio soprattutto nelle aree molto frequentate e simboliche dal punto di vista culturale e paesaggistico. Interventi specifici sulle fonti d’inquinamento devono essere prioritari per evitare peggioramenti capaci di compromettere ecosistema locale ed economia basata a turismo balneare.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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