Fabrizio Corona denunciato per diffamazione da un minorenne coinvolto nell’aggressione a Galatina

Fabrizio Corona denunciato per diffamazione da un minorenne coinvolto a Galatina - Unita.tv

Elisa Romano

27 Agosto 2025

Fabrizio Corona è finito nei guai. L’influencer è stato denunciato per diffamazione da uno dei ragazzi minorenni coinvolti in un’aggressione avvenuta il 16 aprile 2025 a Galatina, in provincia di Lecce. Tutto è successo in una stazione ferroviaria, dove un giovane di 17 anni, di origini tunisine e con invalidità, è stato preso a botte da una baby gang. Il fatto ha fatto molto rumore, anche perché è circolato un video che riprende l’aggressione, poi rimosso dai social.

Corona pubblica sui social i nomi dei presunti aggressori

Dopo l’episodio, Corona ha deciso di svelare i nomi di alcuni ragazzi che, secondo lui, avevano preso parte all’aggressione. Su Instagram ha condiviso un post e persino una ‘storia’ in cui si vede davanti al cartello d’ingresso di Noha, una frazione di Galatina, dove abita uno dei giovani accusati. Nel video ha scritto: “Ops, siamo venuti a prenderli”, frase che suona quasi come una minaccia. Questi gesti hanno acceso un dibattito e creato polemiche. La denuncia contro Corona sottolinea come i suoi post abbiano legato senza prove quei ragazzi a contesti criminali mafiosi o di associazioni organizzate, peggiorando la loro situazione non solo agli occhi del pubblico, ma anche a livello personale.

L’inchiesta porta a misure cautelari per sette minorenni

Le indagini sull’aggressione in stazione hanno fatto emergere la partecipazione di sette minorenni, tra i 14 e i 17 anni. Cinque di loro sono finiti in comunità penali con misure cautelari, mentre gli altri due, più piccoli di 14 anni, sono stati affidati a comunità educative. Le autorità hanno cercato di proteggere sia la sicurezza pubblica che il percorso di recupero dei ragazzi, vista la delicatezza della situazione. Il caso ha messo in luce un problema serio: la diffusione delle baby gang e la violenza che esercitano, soprattutto contro giovani con disabilità, un tema che fa molto discutere a livello locale e nazionale.

La denuncia a Corona mette in luce il conflitto tra social media e privacy dei minori

La querela contro Corona, presentata dal ragazzo tramite l’avvocato Massimiliano Bellini, si basa sulla presunta diffamazione legata ai contenuti pubblicati sui social. Nel mirino ci sono i nomi, le foto e le accuse di legami con la criminalità organizzata lanciate dall’influencer. In Italia il dibattito su cosa può o non può dire un personaggio pubblico sui social, soprattutto quando si parla di minorenni, è molto acceso. Da un lato c’è il diritto alla reputazione e alla privacy, dall’altro la voglia di trasparenza e giustizia immediata da parte dell’opinione pubblica. Questo caso in Puglia è un esempio chiaro di quanto sia difficile trovare un equilibrio.

Il ruolo di Fabrizio Corona e le conseguenze legali delle sue esposizioni

Corona è famoso per usare i social per far emergere inchieste personali o vicende di cronaca. Ma la sua visibilità porta spesso a problemi legali. Nel caso di Galatina, pubblicare nomi e accuse gravi senza passare per vie ufficiali ha fatto scattare la reazione delle famiglie coinvolte e della magistratura. Questa vicenda ricorda quanto il potere mediatico di un influencer si scontri con le regole della tutela legale e con il rispetto del processo, specialmente quando ci sono minorenni di mezzo. Oggi si segue con attenzione per capire quali saranno le ripercussioni, sia in tribunale sia nell’opinione pubblica.

L’aggressione a Galatina e la denuncia contro Corona si inseriscono in un dibattito acceso sul confine tra libertà di espressione e responsabilità nel mondo digitale. Le autorità giudiziarie continuano a monitorare la situazione, mentre la cronaca locale resta molto attenta ai temi della violenza tra i giovani e all’uso dei social nelle vicende giudiziarie.

Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Elisa Romano