La città di Bisceglie ha conferito la cittadinanza onoraria a Francesco Giannella, procuratore aggiunto della Direzione distrettuale antimafia di Bari. Il riconoscimento premia il lavoro svolto contro la criminalità organizzata nel territorio, un’area ancora attraente per le attività mafiose. Il riconoscimento rappresenta un omaggio all’impegno di Giannella e al suo legame storico con Bisceglie, dove ha portato avanti importanti processi contro clan locali.
Un premio che sottolinea anni di lotta contro la mafia nel nord barese
Francesco Giannella ha ricevuto il titolo di cittadino onorario di Bisceglie durante una cerimonia ufficiale che ha evidenziato il suo contributo nel contrasto alle organizzazioni criminali. Il procuratore ha definito il riconoscimento «fantastico e abbastanza importante», ma ha ritenuto esagerati i meriti attribuiti esclusivamente a lui. Ha infatti voluto ricordare la squadra e le procure con cui ha collaborato in questi anni, riconoscendone la centralità nel successo degli indagini.
Il legame di Giannella con Bisceglie risale ai primi giorni del suo incarico, e nel tempo ha seguito numerosi procedimenti che hanno interessato la città. Tra questi, il processo Anacondia, noto per colpire un vasto sistema criminale, e il procedimento sul Borgo antico che ha visto coinvolto il clan Capriati, radicato da anni nell’area. In più, Giannella ha seguito processi sul traffico di droga legato a case di accoglienza e vertenze ambientali che hanno riguardato diversi episodi di interesse pubblico.
Bisceglie, tra storia di mafia e memorie di legalità
Un passaggio significativo del discorso di Giannella ha riguardato la memoria di Sergio Cosmai, direttore del carcere di Cosenza e originario proprio di Bisceglie. Cosmai fu ucciso quaranta anni fa dalla ’ndrangheta, un episodio ancora oggi simbolo della violenza che ha segnato il territorio. Secondo Giannella, la presenza della criminalità organizzata nel nord Barese non è scomparsa, ma anzi ha mutato le forme di infiltrazione e controllo.
Si constata che le mafie operano con metodi meno violenti rispetto al passato, ma con una strategia più sofisticata che penetra diversi settori. Il procuratore tiene a specificare che la lotta contro questi fenomeni va mantenuta con maggiore impegno e strategie aggiornate, perché la previsione di Giovanni Falcone sulla fine della mafia non si è materializzata. La criminalità si adatta ai tempi, e il contrasto deve conseguentemente rinnovarsi.
La motivazione ufficiale del riconoscimento e il ruolo del sindaco Angarano
Il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, ha motivato la decisione di concedere la cittadinanza onoraria a Giannella sottolineando la gratitudine della città per la sua dedizione allo Stato e alla giustizia. Angarano ha ricordato come il procuratore abbia operato con integrità e determinazione, contribuendo effettivamente a migliorare la qualità della vita nella comunità.
Il consiglio comunale di Bisceglie ha votato la proposta l’11 marzo scorso, esprimendo in maniera ufficiale stima e ammirazione per l’impegno dimostrato. La cerimonia ha rappresentato un momento di riflessione sulla realtà criminale presente nel territorio, e sul bisogno di figure come Giannella, pronte a tenere alta la guardia contro la mafia. La scelta della cittadinanza onoraria vuole anche rafforzare il legame tra istituzioni e cittadini per una cultura della legalità.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Serena Fontana