Il pubblico ministero della procura di Brindisi ha formulato una richiesta di condanna a 30 anni per Cosimo Calò, 87 anni, imputato per aver ucciso il fratello e la cognata nelle campagne di Carovigno lo scorso febbraio. L’episodio ha scosso la comunità locale ed è al centro del processo in corso.
Duplice omicidio nelle campagne di Carovigno: vittime Antonio e Cosimo calò, indagini in corso a brindisi
La tragedia si è consumata il 28 febbraio 2023 in una zona rurale vicino all’abitazione delle vittime. Antonio Calò, 70 anni, e sua moglie Caterina Martucci, 64 anni, sono stati colpiti da diversi colpi sparati con un fucile. Le indagini hanno ricostruito che l’autore dei fatti è stato proprio Cosimo Calò, fratello della vittima maschile.
Tratto da ansa.it.
L’arma utilizzata e la dinamica dell’aggressione sono stati confermati dagli accertamenti tecnici svolti dai carabinieri intervenuti sul posto. L’agguato ha avuto luogo non lontano dalla casa dove vivevano Antonio e Caterina.
Omicidio a Carovigno: controversie ereditarie sulla proprietà terriera coinvolgono la famiglia calò
Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal pm Francesco Carluccio, alla base del gesto ci sarebbero dissidi familiari legati all’eredità. In particolare la disputa riguarda un terreno agricolo situato a poche centinaia di metri dall’abitazione delle vittime.
Questo appezzamento rappresentava un punto centrale nella lite tra i fratelli; sembra che tensioni accumulate nel tempo abbiano portato ad uno scontro violento culminato nell’omicidio. Nonostante ciò non è stata riconosciuta l’aggravante della premeditazione durante il procedimento giudiziario.
Analisi delle imputazioni per Antonio calò e Cosimo calò nel tribunale di brindisi e i prossimi sviluppi processuali a carovigno
Cosimo Calò risponde dell’accusa di omicidio aggravato dal rapporto familiare con le persone uccise. La richiesta formulata dal pubblico ministero prevede una pena detentiva trentennale senza considerare l’aggravante della pianificazione anticipata del crimine.
Il processo proseguirà con una nuova udienza fissata per il prossimo 23 settembre presso il tribunale penale competente nel brindisino. In quella sede si attendono ulteriori sviluppi sulle difese degli avvocati dell’imputato e sull’esame delle prove raccolte finora dalle forze dell’ordine coinvolte nelle indagini.
La vicenda mantiene alta l’attenzione sulla fragilità dei rapporti familiari quando intrecciati a questioni patrimoniali delicate come quelle ereditarie nei contesti rurali pugliesi recenti.
Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2025 da Luca Moretti