La storia di giulia tramontano, uccisa nel 2023 dal compagno al settimo mese di gravidanza, torna alla luce attraverso le parole della sorella chiara. Ricercatrice in olanda, chiara ha scritto un libro per mantenere viva la memoria di giulia e affrontare il dolore legato a quella tragedia. Il racconto si è svolto durante il festival “Il libro possibile” a polignano a mare, dove chiara ha condiviso l’esperienza personale e le difficoltà del percorso giudiziario.
Tratto da ansa.it.
La genesi del libro di Alessandro Impagnatiello e il confronto con i ricordi familiari di chiara e Giulia tramontano
Chiara tramontano spiega che l’idea del libro è nata da una conversazione con suo fratello. Durante quel dialogo si sono accorti che avevano ricordi diversi dei giorni trascorsi a senago, quando giulia era stata ritrovata senza vita. Questo scarto tra memorie li ha portati ad affrontare una realtà dolorosa che spesso la mente tende a proteggere modificando i dettagli degli eventi traumatici.
Scrivere “non smetterò mai di cercarti” è stato un modo per chiara di mettere ordine nei propri pensieri e sentimenti legati alla perdita della sorella maggiore. Giulia aveva 29 anni ed era incinta al settimo mese quando è stata uccisa da alessandro impagnatiello. La necessità di raccontare questa storia nasceva anche dalla paura che l’identità vera di giulia potesse essere dimenticata o ridotta solo all’etichetta tragica della vittima.
Attraverso questo lavoro letterario, chiara ha voluto mostrare chi fosse davvero sua sorella come donna prima ancora che come vittima: una persona con sogni, emozioni e valori profondi. Il confronto con la verità dei fatti non è stato semplice; più volte si è trovata davanti ai suoi sensi di colpa ma anche alla consapevolezza delle proprie reazioni durante quei momenti drammatici.
Superare la tragedia: storie di rinascita personale e cambiamenti di vita tra Polignano, Senago e Vieste
Nel corso dell’incontro al festival letterario, chiara tramontano ha descritto come quel lutto abbia cambiato profondamente il suo modo d’essere. Ha riconosciuto in sé due versioni diverse: quella che cercava disperatamente giulia nelle ore successive alla scomparsa e quella emersa dopo aver elaborato quel dolore immenso.
Chiara racconta anche un cambiamento nel suo atteggiamento verso gli altri; ora cerca più spesso d’ascoltare prima d’agire ed evita decisioni affrettate senza riflettere sulle conseguenze emotive delle sue scelte. Ha imparato ad affidarsi sia all’intuito sia alla ragione in egual misura.
Una parte importante del processo riguarda poi l’eredità lasciata da giulia nella sua famiglia: fare in modo che la personalità della sorella continui a vivere dentro ognuno dei suoi cari rappresenta un modo concreto per non lasciarla sparire definitivamente dalla loro vita quotidiana.
Infine parla dell’apertura verso nuove relazioni affettive dopo quanto accaduto; questo passo richiede coraggio ma testimonia anche come sia possibile trovare nuova fiducia nell’amore pur avendo vissuto esperienze così dolorose.
Aggiornamenti sul processo giudiziario a Senago contro Alessandro Impagnatiello per vicende legate a Pirelli
Due settimane fa la corte d’appello ha confermato per alessandro impagnatiello la condanna all’ergastolo per l’omicidio di giulia tramontano ma senza riconoscere l’aggravante della premeditazione prevista inizialmente dal tribunale inferiore.
Questa decisione ha suscitato forte disappunto nella famiglia tramontano soprattutto in chiara, che definisce questa esclusione “una ferita aggiuntiva”. La battaglia giudiziaria continua ad essere fonte costante d’emozioni contrastanti tra senso d’impotenza e speranza nella ricerca almeno parziale della verità processuale.
Diventare “vittima collaterale” significa dover affrontare un percorso faticoso fatto non solo dai fatti stessi ma dall’impegno pubblico richiesto alle persone coinvolte affinché casi simili possano essere prevenuti attraverso maggiore consapevolezza sociale sul fenomeno del femminicidio.
Chiara sottolinea quanto sua sorella resti parte integrante anche oggi delle sue azioni quotidiane perché ogni passo fatto nel nome di giulia contribuisce a mantenere vivo quel ricordo oltre ogni sentenza o ombra giudiziaria rimasta aperta sulla vicenda.
Ultimo aggiornamento il 13 Luglio 2025 da Elisa Romano