A Cerignola, in provincia di Foggia, la bandiera palestinese sventola ora stabilmente nell’aula consiliare del Comune. È una scelta forte, decisa dal sindaco Francesco Bonito e dagli assessori, che nasce da una proposta del consigliere Tommaso Sgarro approvata all’unanimità dal Consiglio comunale. Un gesto simbolico che arriva in un momento difficile, mentre la crisi a Gaza continua a mietere vittime civili.
La bandiera palestinese in Comune: un segnale chiaro di vicinanza a Gaza
Esporre la bandiera palestinese nel cuore delle istituzioni comunali è stata una risposta immediata alla tragedia che si consuma in Medio Oriente. Il sindaco Bonito ha voluto sottolineare come la proposta di Sgarro abbia trovato consenso unanime tra i consiglieri. Un gesto che non si limita a ricordare le vittime, ma vuole essere anche una presa di posizione netta contro la drammatica emergenza umanitaria che si aggrava giorno dopo giorno.
Mettere la bandiera in aula consiliare significa per Cerignola ribadire valori come la solidarietà e il rispetto dei diritti umani. Negli ultimi mesi la città ha voluto rompere il silenzio sul conflitto israelo-palestinese, portando all’attenzione le condizioni di chi soffre, in particolare donne, bambini e anziani. La bandiera diventa così un simbolo visibile di impegno civile e attenzione verso chi è più fragile.
Bonito denuncia l’emergenza umanitaria a Gaza: “Una delle pagine più nere della storia”
Il sindaco Bonito non ha risparmiato parole dure parlando della situazione a Gaza. Ha ricordato come ogni giorno si contino morti e sofferenze tra i civili, soprattutto tra i più indifesi: bambini, donne e anziani. Non sono solo i bombardamenti a fare vittime, ma anche la fame e le condizioni di vita estreme, imposte da tempo nel territorio. Per il primo cittadino, quello che stiamo vivendo è uno dei capitoli più bui della storia recente.
Nel suo intervento Bonito ha detto chiaramente che questo periodo sarà ricordato come uno dei più tragici fallimenti della comunità internazionale nel difendere i diritti umani fondamentali. Ha condannato senza mezzi termini tutte le forme di violenza legate al conflitto israelo-palestinese. L’appello è rivolto a tutti: bisogna riflettere sulle conseguenze di una guerra che non risparmia nessuno e che pesa anche sull’economia locale, aggravando povertà e difficoltà.
Cerignola chiama a raccolta per un impegno civico verso la pace
Con questo gesto, Cerignola vuole mettere in evidenza quei valori che la guerra mette a rischio. Il sindaco e gli assessori hanno spiegato come la crisi attuale possa spingere la città a riflettere e a rafforzare ideali di pace e solidarietà tra i popoli. Esporre la bandiera palestinese in un luogo istituzionale è quindi un invito aperto a sostenere la convivenza pacifica e a opporsi a ogni forma di oppressione.
In generale, Cerignola manda un messaggio chiaro a chi governa e a chi partecipa alla vita politica: non si può restare in silenzio quando si parla di diritti fondamentali e di vite umane. Un segnale che unisce la città alle vittime di un conflitto che dura da decenni, aprendo la strada a un confronto serio su come costruire futuro di riconciliazione e rispetto reciproco. Un gesto che ha valore politico e sociale, radicato nel locale ma con uno sguardo che va oltre i confini.
Ultimo aggiornamento il 25 Luglio 2025 da Luca Moretti