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Bari ricorda la Strage Di Via Niccolò Dell’Arca: 82 anni dalla tragedia antifascista del 1943

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Bari ricorda la strage antifascista di via Niccolò Dell'Arca del 1943. - Unita.tv
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L’82° anniversario della strage di via Niccolò dell’Arca a Bari è stato commemorato nel 2025 con eventi istituzionali e iniziative pubbliche. Quel 28 luglio del 1943, un corteo pacifico venne colpito da un attacco mortale che provocò venti morti e cinquanta feriti, segnando un capitolo tragico nella storia antifascista della città. Le celebrazioni odierne ribadiscono l’impegno a ricordare e a contrastare ogni forma di violenza e di rigurgito fascista nel presente.

Il contesto storico della Strage Di Via Niccolò Dell’Arca nel 1943 a Bari

Il 28 luglio 1943 Bari visse una delle pagine più drammatiche della sua storia recente. In seguito alla caduta del regime fascista, un gruppo di cittadini organizzò un corteo in via Niccolò dell’Arca per accogliere gli antifascisti appena usciti dal carcere. La manifestazione, pacifica e carica di speranza, fu interrotta da un assalto violento, probabilmente messo in atto da forze legate al vecchio regime o da gruppi contrari al cambiamento. Venticinque persone furono colpite dai colpi sparati e molte altre rimasero ferite.

Quell’evento rappresenta uno spartiacque per Bari, che da quel momento si configura come una città dalla forte identità democratica e antifascista. I “viva libertà” urlati dai manifestanti non furono solo slogan di allora, ma divennero un simbolo del desiderio di superare l’oppressione e di abbracciare nuovi valori civili. La strage è quindi un punto di riferimento indispensabile per comprendere l’evoluzione politica e sociale della comunità barese.

Le celebrazioni del 2025 e il ruolo delle istituzioni locali

Per commemorare la strage, il Comune di Bari ha organizzato una serie di manifestazioni in collaborazione con associazioni che da decenni si occupano di memoria antifascista e di tutela dei diritti. Tra queste l’Anpi, l’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo, l’Associazione nazionale perseguitati politici antifascisti, la Cgil Barese, Arci e il Coordinamento provinciale antifascista.

Le attività culminano con un corteo che si muoverà da via Sparano, nel cuore della città, fino al monumento dedicato ai Caduti del 28 luglio in piazza Umberto I. Qui si terrà una cerimonia ufficiale con la presenza del sindaco Vito Leccese e della vice sindaca Giovanna Iacovone. Questi momenti pubblici servono a tenere viva la memoria, legandola alla responsabilità presente di mantenere vivo il messaggio della democrazia e del rispetto.

Il significato del ricordo nelle parole del sindaco Vito Leccese

Durante la cerimonia commemorativa, il sindaco Leccese ha sottolineato l’importanza di conservare viva la memoria di quella giornata non solo come fatto storico, ma come elemento che definisce l’identità stessa di Bari. Ha richiamato la città a evitare ogni forma di violenza e a respingere i rigurgiti di ideologie fasciste, vecchie e nuove.

Le parole del sindaco sottolineano il valore civile di ogni cittadino che, con il suo impegno quotidiano, può contribuire a mantenere saldo il presidio democratico nella città. Si è soffermato sull’importanza di evitare il linguaggio ostile nei confronti di chiunque, un richiamo particolarmente attuale nel 2025, in un contesto sociale che talvolta mostra tendenze divisive. L’idea è quella di trasformare il ricordo di una tragica pagina in un motivo concreto per rafforzare i valori della libertà e della convivenza civile.

La mobilitazione delle associazioni antifasciste e dei cittadini baresi

Le associazioni coinvolte, impegnate da anni nella tutela della memoria storica, hanno promosso una serie di appuntamenti che vanno oltre il semplice rito commemorativo. Attraverso incontri, conferenze e dibattiti, cittadini, studenti e attivisti hanno la possibilità di confrontarsi sulle sfide attuali che riguardano la difesa dei diritti democratici e il contrasto a ogni forma di odio.

Il coinvolgimento popolare, manifestato soprattutto nel corteo serale, mostra come la storia del 1943 rimanga un punto di riferimento per la comunità. La partecipazione non è solo una forma di ricordo, ma un modo per ribadire la necessità di un impegno collettivo contro l’intolleranza e il violento revisionismo storico. Questo tipo di mobilitazione rafforza la continuità tra passato e presente e offre un segno concreto della vitalità democratica di Bari.


Le celebrazioni dell’82° anniversario della strage di via Niccolò dell’Arca hanno riportato al centro della vita cittadina un episodio cruciale della storia di Bari. Attraverso iniziative pubbliche e il coinvolgimento diretto delle istituzioni e della società civile, la memoria di quel giorno del 1943 continua a mantenere un ruolo attivo nella formazione di una coscienza civica antifascista. La città si presenta così come custode di un impegno che attraversa il tempo, ricostruendo ogni anno un frammento di memoria collettiva.

Ultimo aggiornamento il 28 Luglio 2025 da Serena Fontana

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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