La decisione di consegnare le chiavi della città di Bari a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, sta scatenando reazioni nel panorama politico locale. Una lettera firmata dai principali esponenti del centrodestra contesta la scelta del sindaco Vito Leccese, richiedendo che venga revocata la cerimonia prevista per il 4 agosto. La controversia si incentra sia sul profilo della stessa Albanese, sia sul ruolo dell’amministrazione comunale nei confronti delle questioni internazionali.
Centrodestra e la richiesta di annullare la consegna delle chiavi
Il centrodestra barese ha formalizzato una richiesta al sindaco Leccese per revocare la consegna delle chiavi della città a Francesca Albanese. La lettera, consegnata direttamente al primo cittadino nel corso di un incontro con la stampa a Palazzo di Città, porta le firme dei consiglieri comunali, dell’eurodeputato di Fratelli d’Italia Michele Picaro e del senatore Filippo Melchiorre. Secondo questi rappresentanti politici, la scelta del Comune rappresenta una presa di posizione eccessiva e poco condivisa, in particolare perché riguarda un tema di politica internazionale. Picaro ha definito Albanese una figura “divisiva e controversa” e ha chiesto al sindaco di concentrarsi sulle problematiche locali anziché intervenire in dinamiche estere.
Melchiorre ha criticato soprattutto le modalità con cui è stata presa la decisione, ritenendola unidirezionale e senza un confronto adeguato con le forze politiche in Consiglio Comunale. Ha anche espresso perplessità sul numero crescente di consegne di chiavi cittadine, segnalando che routine del genere rischia di sminuire il valore simbolico di questo gesto. Secondo il senatore, queste celebrazioni dovrebbero nascere da un accordo più ampio e coinvolgere maggiormente i soggetti politici e sociali della città. Melchiorre ha rilanciato l’idea che la politica su temi esteri debba essere prerogativa del governo nazionale mentre l’amministrazione comunale dovrebbe assicurare attenzione alle questioni interne, come gestire la scelta del candidato del centrosinistra alla presidenza della regione.
La posizione del sindaco Leccese sulle critiche del centrodestra
Vito Leccese ha risposto alle richieste degli esponenti di centrodestra spiegando che il conferimento delle chiavi alla relatrice speciale Onu non significa trascurare le priorità della città. Il sindaco ha dichiarato che la consegna non toglie risorse o energie alle emergenze quotidiane di Bari. Ha garantito invece di aver accolto la lettera con attenzione e di ascoltare con rispetto tutte le opinioni espresse dagli interlocutori politici. Leccese ha sottolineato che l’iniziativa è un atto simbolico che si può conciliere con un’azione amministrativa rivolta ai bisogni concreti dei cittadini.
Nel suo intervento ha fatto capire come la scelta di premiare Albanese rientri in un impegno più ampio sul piano sociale e politico, che non esclude, né sminuisce, il lavoro sulle questioni locali. Nei giorni prima dell’evento, questa spiegazione è stata un modo per tentare di calmare le obiezioni e rassicurare chi teme distrazioni rispetto ai problemi della città. Il primo cittadino non ha però anticipato se manterrà o meno la cerimonia programmata per il 4 agosto.
Le implicazioni politiche della consegna delle chiavi e le reazioni future
La consegna delle chiavi di città rappresenta un riconoscimento formale e simbolico. Nel caso di Francesca Albanese, la scelta ha acceso un dibattito che oltrepassa le consuete dinamiche amministrative. L’iniziativa coinvolge temi delicati quali il conflitto israelo-palestinese e il ruolo delle Nazioni Unite, che in alcune forze politiche locali sono viste sotto una luce critica. La richiesta di revoca sottolinea come la cittadinanza onoraria o riconoscimenti simili possano diventare nodi di tensione tra partiti, invece che un momento di condivisione.
Il centrodestra ha anche annunciato che, se la decisione di procedere con la consegna non cambiasse, promuoverà un’azione simbolica per manifestare dissenso. Questo lascia intravedere ulteriori sviluppi in termini di scontri politici a livello locale. Il dibattito che ne seguirà potrebbe influenzare sia la corsa verso le elezioni regionali, sia la tenuta stessa dell’amministrazione comunale di Bari.
Le prossime settimane saranno decisive per capire come il sindaco Leccese intenderà bilanciare il riconoscimento internazionale con le pressioni delle forze politiche cittadine che chiedono un’attenzione più concentrata sui problemi interni. Il confronto tra visioni diverse sul ruolo del Comune nel dibattito internazionale resta aperto.
Ultimo aggiornamento il 1 Agosto 2025 da Luca Moretti