Un ordigno rudimentale è stato fatto esplodere presso la filiale di Banco BPM a Bovino, causando danni al bancomat. L’episodio, avvenuto nella notte, ha mobilitato i Carabinieri che ora stanno lavorando per ricostruire l’accaduto e individuare i responsabili. Questa modalità di attacco rimane una sfida importante per le forze dell’ordine e per le banche italiane, nonostante gli investimenti in sicurezza.
Dettagli dell’assalto esplosivo al bancomat di Bovino
L’attacco è stato compiuto da almeno quattro persone, tutte con il volto coperto, che hanno posizionato un ordigno artigianale davanti al bancomat della filiale Banco BPM a Bovino. L’esplosione ha causato danni evidenti allo sportello, rendendo inaccessibile l’apparecchio. Le indagini dei Carabinieri, che sono intervenuti tempestivamente sul luogo, stanno esaminando i filmati delle telecamere di sorveglianza installate nella zona per ottenere immagini utili all’identificazione dei responsabili.
Il bottino, ancora in fase di quantificazione, sarà determinante per comprendere l’entità del colpo. Gli inquirenti analizzano ogni dettaglio per ricostruire i movimenti del gruppo criminale e capire la dinamica dell’assalto. Questo tipo di attacco richiede rapidità e coordinazione, segni che spesso rimandano a bande specializzate in furti notturni con esplosivi.
Banco BPM e la sicurezza dei bancomat tra tecnologia e rischi
Banco BPM, nato nel 2017 dalla fusione di Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, rappresenta uno dei gruppi bancari più rilevanti in Italia. Nel tentativo di ridurre gli episodi di furto e vandalismo ai suoi sportelli automatici, ha implementato diverse tecnologie di sicurezza negli ultimi anni. Questi sistemi includono telecamere a circuito chiuso ad alta definizione, allarmi e dispositivi anti-esplosione che però non sempre riescono a scongiurare gli attacchi più violenti.
L’uso di ordigni esplosivi ai bancomat rimane una pratica molto diffusa nel nostro Paese. Gruppi criminali organizzati scelgono questa modalità per prelevare denaro contante rapidamente e fuggire prima dell’arrivo delle forze dell’ordine. Nonostante gli sforzi della banca per proteggere i propri sportelli, episodi come quello di Bovino testimoniano le difficoltà nella gestione di questo tipo di minacce.
Il ruolo dei Carabinieri nelle indagini sull’assalto a Bovino
I Carabinieri hanno attivato subito le procedure investigative appena ricevuta la segnalazione dell’esplosione a Bovino. La loro priorità è identificare i responsabili, recuperare prove e garantire che episodi simili non si ripetano. Gli investigatori controllano i filmati delle telecamere di sicurezza non solo nella filiale ma anche nelle aree limitrofe, per cogliere ogni dettaglio utile.
Questa attività spesso coinvolge strumenti tecnologici avanzati e il coordinamento con altre forze di polizia locali e nazionali. Il monitoraggio elettronico delle immagini e l’analisi delle tracce lasciate sul luogo sono fondamentali per ricostruire il percorso e le modalità del gruppo criminale. In casi di assalti con esplosivi, accertare la dinamica precisa è cruciale per spiegare come sia stato possibile agire indisturbati e per sviluppare misure più efficaci per futuri interventi di prevenzione.
Al momento le indagini proseguono senza nuovi arresti. Gli abitanti di Bovino seguono con attenzione gli sviluppi, consapevoli della gravità di un reato che colpisce la sicurezza e la tranquillità della comunità locale.
Ultimo aggiornamento il 25 Agosto 2025 da Andrea Ricci