Un recente affidamento diretto del Comune di Foggia riguardante la fornitura di arredi urbani ha riacceso le discussioni sulla trasparenza negli appalti pubblici locali. Il caso coinvolge una cooperativa con soci legati alla vicesindaca e assessora all’ambiente, e solleva interrogativi sull’opportunità delle scelte amministrative e i rapporti tra politica e imprese.
Dettagli dell’appalto e partecipazione della cooperativa legata alla famiglia Aprile
L’appalto oggetto di discussione riguarda una fornitura di arredi urbani da assegnare tramite affidamento diretto, come stabilito dalla tecnostruttura comunale di Foggia. L’importo complessivo non supera i 140mila euro, una soglia sotto la quale non scatta l’obbligo di una gara pubblica con evidenza. La cooperativa destinataria dell’incarico è composta, tra i soci principali, da Maria Aprile, sorella gemella della vicesindaca e assessora all’ambiente Lucia Aprile, appartenente al Movimento 5 Stelle.
Questo particolare ha attirato l’attenzione perché la famiglia Aprile, oltre a partecipare a questa commessa, è attiva da almeno vent’anni in attività multiservizi, trasporto e noleggio per il Comune di Foggia e altre amministrazioni pubbliche. Il legame familiare e l’attività da tempo consolidata rendono il caso più complesso dal punto di vista della gestione degli appalti, soprattutto riguardo ai principi di imparzialità e trasparenza.
Reazioni e chiarimenti dell’assessora Aprile dopo le polemiche
La vicenda ha suscitato anche un dibattito interno al M5S, il partito di Lucia Aprile. Interrogata dall’ANSA, l’assessora ha scelto di non commentare direttamente la questione. Ha precisato di sentirsi “estranea a tutto”, sottolineando di non aver preso parte alle decisioni legate all’affidamento.
Successivamente, Aprile ha diffuso una nota nella quale ha ribadito la correttezza del suo operato, affermando di aver sempre rispettato regole e leggi, e di non aver compiuto azioni che possano causare imbarazzo o giudizi negativi. Ha spiegato di aver contattato subito gli uffici competenti e il collega assessore ai lavori pubblici Giuseppe Galasso, il quale non era a conoscenza di dettagli procedurali gestiti esclusivamente dalla Tecnostruttura, una struttura amministrativa autonoma e senza interferenze politiche.
Inoltre ha confermato che sono stati avviati gli approfondimenti necessari per verificare eventuali irregolarità. Ha puntualizzato che gli atti di aggiudicazione vengono gestiti come procedure esclusivamente dirigenziali, da responsabili tecnici e non da esponenti politici. L’assessora ha inoltre ribadito la volontà di collaborare per fare chiarezza e mantenere trasparenza nelle attività comunali.
Implicazioni per la gestione degli appalti in comuni di medie dimensioni
Il caso di Foggia mette in luce un problema frequente in tanti comuni italiani dove l’assegnazione di lavori o forniture con affidamenti diretti spesso solleva dubbi sulla trasparenza. Quando le somme coinvolte non superano certi limiti, le amministrazioni possono procedere senza una gara pubblica, ma questo apre spazi a critiche sul controllo e sul conflitto di interessi.
La presenza di società con legami familiari a esponenti politici locali o amministratori pubblici rende più delicate le assegnazioni, specie se simili relazioni si protraggono nel tempo. Nel caso specifico, il coinvolgimento di una cooperativa con una socia legata al vertice della Giunta comunale alimenta sospetti sia su eventuali favoritismi, sia sulla correttezza nel rispetto dei principi di parità di trattamento fra imprese.
Il confronto tra l’inchiesta giornalistica, la reazione politica interna al M5S e gli accertamenti amministrativi sarà determinante per chiarire la situazione. Il modo con cui i controlli verranno eseguiti e i risultati che emergeranno potrebbero influenzare la gestione futura degli appalti e la fiducia dei cittadini nelle procedure comunali.
In ogni caso la vicenda conferma la complessità di bilanciare esigenze pubbliche, rapidità di esecuzione e trasparenza nei procedimenti di assegnazione degli incarichi, una sfida costante per molte realtà amministrative italiane.
Ultimo aggiornamento il 20 Luglio 2025 da Serena Fontana