Acquedotto Pugliese ha reso noto il proprio bilancio di genere 2024, che evidenzia un aumento consistente della forza lavoro rosa, con dati significativi sul fronte dell’occupazione femminile e della parità retributiva. L’ente ha migliorato sensibilmente la presenza delle donne, soprattutto nei ruoli di responsabilità, in un settore tradizionalmente dominato dagli uomini.
Aumento della quota di donne in azienda e miglioramento rispetto al passato
Nel 2024 Acquedotto Pugliese conta 483 donne tra i dipendenti, pari al 21,1% del totale impiegati. Si tratta di una crescita che segna un +9% rispetto al 1999, anno in cui la presenza femminile era molto più ridotta. Questa percentuale supera anche di 3 punti quella media nazionale nel comparto idrico, dove prevalgono ancora nettamente gli uomini. L’andamento positivo dimostra una progressiva integrazione delle donne nei vari ruoli aziendali, frutto di politiche volte a riequilibrare la composizione del personale.
Il dato riflette un cambiamento culturale ed organizzativo che accompagna l’ente e spinge verso la rappresentanza femminile più ampia in tutti i livelli, a cominciare dalle posizioni dirigenziali.
Crescita delle donne in posizioni di responsabilità e assenza di divari salariali
Uno degli aspetti più rilevanti emersi dal rapporto riguarda l’aumento nel numero di dirigenti e quadri femminili. Le donne manager rappresentano ora il 18% del totale nelle posizioni di vertice, mentre nelle figure quadro si arriva al 28%. Queste percentuali indicano una maggiore apertura e valorizzazione della componente femminile nelle decisioni aziendali e nell’organizzazione interna.
Sul fronte retributivo, Acquedotto Pugliese conferma l’assenza di differenze di salario tra uomini e donne che ricoprono ruoli analoghi. A parità di qualifica, infatti, le retribuzioni risultano equivalenti, segno di un lavoro prezioso per evitare discriminazioni economiche legate al genere.
Governance equilibrata e riconoscimenti per le politiche di pari opportunità
Il consiglio di amministrazione di Acquedotto Pugliese si compone per il 50% da donne, un dato tra i più alti nel settore idrico italiano. Questa composizione rappresenta un passo avanti nell’equilibrio di genere anche ai vertici decisionali. La direttrice generale Francesca Portincasa ha sottolineato come questa “rivoluzione gentile” si concretizzi in azioni quotidiane: policy aziendali, programmi di formazione, sensibilizzazione e gestione mirata dei casi di disparità o difficoltà.
L’ente ha sottoscritto impegni internazionali come il Global Compact delle Nazioni Unite e i Women’s Empowerment Principles . Questi supporti hanno contribuito all’ottenimento, nel 2023, della certificazione Uni/PdR125:2022 per la parità di genere, con un punteggio migliorato recentemente. Questo attestato qualifica le politiche aziendali di Acquedotto Pugliese nell’ambito dell’equità e dell’inclusione.
Iniziative rivolte alle donne e sfide nel reclutamento di profili femminili
Per rafforzare la presenza femminile, l’azienda ha partecipato a eventi e job meeting dedicati alle donne, ponendo particolare attenzione a laureate nelle discipline Stem . Queste iniziative mirano a promuovere l’ingresso di giovani donne in settori tradizionalmente maschili, sostenendo la crescita professionale e la specializzazione.
Nonostante i progressi, nel 2024 solo il 21% delle candidature arrivate ad Acquedotto Pugliese è stata presentata da donne. Questo dato testimonia che resta ancora un lungo percorso per raggiungere una partecipazione femminile equilibrata a tutti i livelli, dalla formazione all’ingresso nel mondo del lavoro. L’ente evidenzia la necessità di un impegno coordinato nelle fasi di orientamento, formazione e occupazione per favorire realmente la parità e garantire opportunità più eque.
Il bilancio di genere 2024 di Acquedotto Pugliese conferma quindi come gli sforzi per migliorare la rappresentanza femminile stiano producendo risultati, ma mostrano anche che la strada per una piena parità resta aperta e richiede attenzione continua.
Ultimo aggiornamento il 7 Agosto 2025 da Elisa Romano