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Province italiane ricevono 70 milioni per migrare dati e servizi al cloud qualificato

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Le province italiane si preparano a un salto tecnologico importante grazie a un finanziamento di 70 milioni di euro destinato alla migrazione dei propri dati e servizi verso il cloud qualificato. Questa iniziativa nasce dalla collaborazione tra l’Unione delle province italiane e il Dipartimento per la trasformazione digitale, con l’obiettivo di colmare una lacuna nei fondi del PNRR dedicati alla digitalizzazione degli enti locali.

La nuova dotazione finanziaria per le province: origine e obiettivi

Il fondo da 70 milioni è stato istituito dopo che le province erano rimaste escluse dai finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza destinati alla digitalizzazione della pubblica amministrazione. Il sottosegretario Butti ha promosso un avviso pubblico specifico rivolto proprio a Province e Città metropolitane, permettendo così agli enti territoriali interessati di accedere a risorse mirate.

Commenti di pasquale gandolfi sui fondi assegnati

Pasquale Gandolfi, presidente dell’Upi, ha evidenziato come questo stanziamento rappresenti un traguardo significativo raggiunto grazie al lavoro congiunto tra Upi e Dipartimento per la trasformazione digitale. L’iniziativa mira non solo ad aggiornare infrastrutture informatiche obsolete ma anche a favorire una strategia più ampia di innovazione tecnologica nelle amministrazioni provinciali.

La scelta del cloud qualificato garantisce standard elevati in termini di sicurezza, affidabilità e conformità alle normative europee sui dati pubblici. In questo modo le Province potranno gestire i propri sistemi informativi in ambienti moderni capaci di sostenere nuove applicazioni digitali senza compromettere la protezione delle informazioni sensibili.

Impatto sulla digitalizzazione della pubblica amministrazione locale

L’arrivo dei fondi apre nuove prospettive nel percorso digitale degli enti provinciali italiani. Secondo Gandolfi, questa opportunità consente alle Province non solo di adeguarsi agli sviluppi tecnologici ma anche di definire una visione condivisa sul futuro della digitalizzazione oltre il 2026.

Il trasferimento al cloud faciliterà l’interoperabilità tra diverse strutture amministrative migliorando i tempi nella gestione delle pratiche burocratiche ed estendendo l’offerta dei servizi ai cittadini attraverso piattaforme più efficienti ed accessibili da remoto.

Inoltre, il progetto punta ad evitare fenomeni come la disintermediazione spinta nelle relazioni tra cittadini ed enti locali. Le Province intendono mantenere un ruolo attivo nel coordinare processi decisionali partecipativi basati su tecnologie avanzate ma inclusive.

Strumenti per la partecipazione e trasparenza

Questo approccio aiuterà gli ecosistemi territoriali ad arricchirsi con strumenti capaci d’incrementare trasparenza, partecipazione civica ed equità nell’erogazione dei servizi pubblici fondamentali su scala locale.

Intelligenza artificiale: strategie condivise per uno sviluppo consapevole

Durante il convegno “L’intelligenza artificiale per la PA locale” tenutosi a Roma sotto l’egida dell’Upi insieme ad Ali Lega delle Autonomie Locali e Fondazione PromoPA, Pasquale Gandolfi ha posto attenzione sull’importanza d’un uso responsabile dell’intelligenza artificiale negli ambiti provinciali.

Ruolo delle province nell’uso etico dell’ia

Le Province sono chiamate a promuovere strategie coordinate insieme agli altri enti locali presenti sul territorio, finalizzate all’impiego etico dell’intelligenza artificiale. Queste strategie dovranno rafforzare capacità tecniche nella gestione della conoscenza, stimolare innovazioni concrete, incrementare produttività locale senza perdere mai vista la sostenibilità ambientale.

Si punta dunque a sviluppare sistemi IA che supportino decisioni e monitoraggio evolutivo economico-sociale evitando automatismi che potrebbero ridurre interattività umana o creare esclusioni sociali. L’obiettivo è valorizzare ogni singolo territorio potenziandone risorse umane, culturali ed economiche attraverso strumenti intelligenti calibrati sulle esigenze reali degli abitanti.

Questa linea guida contribuirà anche allo sviluppo equilibrato degli ecosistemi locali integrando competenze tradizionali con nuove tecnologie in modo armonioso. La sfida resta quella d’accompagnare ogni passo tecnologico con politiche attente ai bisogni concreti della popolazione provinciale.


L’impegno preso dall’Upi insieme al governo segna quindi una fase cruciale nell’ammodernamento digitale delle province italiane. Il passaggio al cloud qualificato rappresenta soltanto uno dei tasselli necessari affinché gli enti possano rimanere protagonisti attivi nello scenario pubblico contemporaneo sempre più segnato da tecnologia avanzata ed intelligenza artificiale applicata.

Written by
Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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