L’impegno per migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità, soprattutto dei più giovani, ha ricevuto una nuova spinta grazie a un accordo siglato a Roma. Il protocollo d’intesa tra Con i Bambini e il Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei ministri punta a promuovere il diritto al progetto di vita e l’autonomia di bambini e ragazzi con disabilità. L’obiettivo è facilitare l’inclusione sociale e la partecipazione attiva nella società, dando priorità ai soggetti più fragili.
Firma dell’accordo: chi c’è dietro l’intesa
La firma del protocollo è avvenuta nella mattinata romana presso la sede istituzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri. A sottoscrivere l’accordo sono stati Antonella Nicotra, capo del Dipartimento per le politiche in favore delle persone con disabilità, insieme a Marco Rossi-Doria, presidente di Con i Bambini. Erano presenti anche figure chiave come Antonio Caponetto , Chiara Palermo e Alessandro Silvestri , oltre al direttore di Con i Bambini Marco Imperiale.
Parole di marco rossi-doria
Marco Rossi-Doria ha evidenziato che “questo passo rappresenta un avanzamento concreto nel sostegno rivolto ai minori che vivono condizioni di disabilità.” Ha sottolineato come si intenda valorizzare le buone pratiche già esistenti sul territorio che favoriscono autonomia personale e progetti individualizzati di vita per bambini e ragazzi. Particolare attenzione sarà rivolta alle aree più svantaggiate dal punto di vista socio-economico.
Obiettivi concreti: dall’autonomia alla partecipazione sociale
Il cuore dell’accordo riguarda il rafforzamento dell’autonomia personale attraverso progetti mirati che coinvolgono direttamente i bambini o ragazzi interessati insieme alle loro famiglie. Si punta a garantire non solo supporti educativi ma anche strumenti concreti perché questi giovani possano vivere esperienze sociali piene ed essere protagonisti nelle comunità dove abitano.
L’idea è quella di creare modelli condivisi partendo dalle esperienze già avviate nei territori italiani; ciò include raccolta dati dettagliata sulle esigenze reali, formazione degli operatori coinvolti nei progetti educativi-sociali ed elaborazione continua delle strategie adottate sulla base dei risultati ottenuti sul campo.
Il Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile gioca un ruolo centrale in questa iniziativa; grazie ad esso molti partenariati territoriali stanno sviluppando capacità operative concrete orientate all’inclusione reale nelle scuole o negli ambienti ricreativi.
Bando “tutti inclusi”: numeri ed effetti sul territorio nazionale
Questa intesa segue un percorso iniziato con il bando “Tutti inclusi”, promosso da Con i Bambini nell’ambito dello stesso Fondo contro la povertà educativa minorile. Il bando si proponeva esplicitamente lo scopo di assicurare una piena partecipazione scolastica e sociale ai minori con disabilità che vivono situazioni economiche difficili o doppio svantaggio educativo.
Sono stati selezionati 25 progetti distribuiti su tutto il territorio nazionale cui sono stati destinati complessivamente 15 milioni euro. Questi interventi hanno raggiunto circa 14.700 bambine, bambini, ragazze e ragazzi coinvolti direttamente nelle attività previste dai programmi finanziati.
Prima della firma ufficiale del protocollo si è svolto un corso formativo dedicato ai coordinatori dei vari progetti vincitori; durante questa formazione sono state illustrate le novità introdotte dalla riforma sulla disabilità riguardo ai piani personalizzati condivisi finalizzati all’autonomia individuale partecipata dai soggetti interessati stessi.
Questo percorso formativo ha permesso agli operatori impegnati nei diversi contesti territorialmente sparsi d’Italia non solo aggiornamenti normativi ma anche uno scambio diretto sulle esperienze concrete maturate finora nel lavoro quotidiano accanto alle famiglie coinvolte.
