Proteste per i ritardi nel cantiere della paullese tra paullo e settala e la fermata autobus ancora chiusa
Disagi crescenti per pendolari e automobilisti sulla Paullese, con lavori di raddoppio delle corsie in ritardo e la fermata degli autobus di Conterico ancora chiusa, alimentando malcontento nella comunità.

I lavori di raddoppio della Paullese tra Paullo e Settala procedono lentamente, causando disagi tra traffico intenso, proteste e la chiusura prolungata della fermata autobus di Conterico, con crescenti richieste di maggiore trasparenza e interventi urgenti da parte dei cittadini. - Unita.tv
Sulla paullese, tra paullo e settala, da anni si lavora al raddoppio delle corsie e alla rimozione degli incroci a raso. Nonostante questo, i lavori procedono lentamente e i disagi aumentano. Negli ultimi mesi, alcuni manifesti di protesta sono comparsi vicino a una rotatoria molto trafficata. Nel frattempo, la fermata degli autobus di conterico, fondamentale per chi usa le linee dirette a crema, resta inutilizzabile. Questa situazione racconta molto delle difficoltà vissute quotidianamente da pendolari e automobilisti della zona.
I problemi del cantiere sulla paullese: tra ritardi e disordine
Il tratto tra paullo e settala è interessato da lavori che dovrebbero migliorare la sicurezza e il flusso del traffico. L’intervento principale riguarda il raddoppio delle corsie e la sostituzione degli incroci a raso con rotatorie o altre soluzioni. Questi cambiamenti sono necessari per gestire l’aumento del traffico e ridurre gli incidenti, ma, passati diversi anni dall’avvio dei lavori, i tempi di completamento restano incerti.
All’altezza di una delle rotatorie più usate dell’ex statale 415, sono apparsi manifesti con scritte che chiedono se i lavori finiranno entro la fine dell’anno. I messaggi, non firmati, esprimono chiaramente la frustrazione di chi attraversa quotidianamente la zona. Lentezza e mancanza di aggiornamenti ufficiali alimentano questo clima di insoddisfazione.
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Il traffico nelle ore di punta, già notevolmente rallentato, diventa spesso un problema immenso. I cantieri riducono le corsie disponibili e creano code frequenti, mentre le condizioni lungo il percorso si degradano. Si segnalano infatti rifiuti abbandonati nelle piazzole di sosta, erba alta e parti di rotatoria trascurate. Jader Folli, pendolare di paullo, sottolinea come il mancato aggiornamento sulle tempistiche dopo l’assemblea pubblica del dicembre precedente abbia aumentato lo scoramento. I cittadini chiedono risposte chiare e un’accelerazione nei lavori. I manifesti sono solo la punta dell’iceberg di un malcontento diffuso.
Nodo irrisolto: la fermata degli autobus di conterico
A peggiorare la situazione, c’è la fermata di autobus di conterico, progettata per servire i paullesi diretti a crema con le linee K. La fermata è stata disattivata per permettere il passaggio dei lavori sulla paullese, ma a distanza di mesi resta ancora chiusa e inutilizzabile. Questo blocco comporta seri disagi per chi si sposta con i mezzi pubblici, costringendo a deviazioni o lunghe attese.
Nell’area dedicata all’attesa dei pullman, qualcuno ha ironicamente posizionato un cero votivo e una preghiera a padre pio, simbolo di una speranza esasperata che la situazione si sblocchi. Questa provocazione, nonostante il tono scherzoso, esprime con forza la voglia di vedere attivata questa fermata. Il comitato dei pendolari, con a capo giancarlo broglia, denuncia l’inadeguatezza del servizio e sottolinea come le richieste di intervento siano rimaste senza risposte.
Il mancato riattivamento di questa fermata si traduce in disagi concreti per molti lavoratori, studenti e cittadini che dipendono dal trasporto pubblico locale. Broglia ha più volte sollecitato le autorità competenti per avere aggiornamenti certi e una data di riapertura. I cittadini chiedono una soluzione che permetta di sfruttare nuovamente la fermata, riducendo così la frustrazione collettiva.
Le tensioni nella comunità e le richieste alle autorità locali
Le proteste e le provocazioni sui cantieri della paullese sono il segno di una tensione crescente nella comunità. I rallentamenti accumulati provocano disagi nelle vite quotidiane e generano malumore nei pendolari, automobilisti e residenti. Non a caso, i manifesti apparsi non sono isolati ma rispecchiano un sentimento diffuso.
Le istituzioni coinvolte nel progetto, come la città metropolitana di milano, avevano promesso aggiornamenti dopo l’assemblea pubblica di dicembre 2024, ma non hanno fornito comunicazioni ufficiali da allora. La mancanza di trasparenza alimenta la sfiducia e la voglia di insistere con iniziative di pressione.
Dal lato dei cittadini arrivano richieste precise: accelerare il completamento dei lavori, mantenere pulito e sicuro l’ambiente intorno, attivare la fermata degli autobus di conterico quanto prima possibile. Le segnalazioni riguardano anche problemi minori, ma che pesano sull’esperienza quotidiana, come la gestione dei rifiuti e l’attenzione al verde pubblico.
I comitati locali rappresentano la voce di chi subisce direttamente le conseguenze di questa situazione. Le richieste rivolte alle autorità metropolitane e ai responsabili del cantiere insistono sul bisogno di rispetto dei tempi, comunicazioni più chiare e interventi tempestivi per evitare ulteriori disagi. La pazienza dei residenti, dopo anni di lavori, sembra arrivare al limite.
Le prossime settimane saranno determinanti: la fine del 2025 si avvicina e con essa la necessità di capire se il raddoppio della paullese e la riattivazione della fermata degli autobus diventeranno finalmente realtà. Intanto, il traffico e il malcontento intorno continuano a crescere.