Home Protesta della curva sud davanti a casa milan dopo la stagione senza Europa: migliaia di tifosi in piazzale via aldo rossi

Protesta della curva sud davanti a casa milan dopo la stagione senza Europa: migliaia di tifosi in piazzale via aldo rossi

A milano, migliaia di tifosi rossoneri si sono riuniti per protestare contro la gestione del club, chiedendo un cambiamento e criticando duramente la dirigenza durante una manifestazione pacifica.

Protesta_della_curva_sud_davan

Il 24 maggio 2025 a Milano, migliaia di tifosi del Milan hanno manifestato pacificamente davanti a Casa Milan per protestare contro la gestione societaria dopo una stagione deludente, chiedendo un cambiamento nella dirigenza e mostrando il forte malcontento della tifoseria. - Unita.tv

A milano il 24 maggio 2025, migliaia di sostenitori rossoneri si sono radunati davanti a casa milan in via aldo rossi per manifestare contro la gestione della società. La stagione appena conclusa senza qualificazione europea ha acceso la tensione tra i tifosi e la proprietà. Il popolo del milan ha scelto la protesta pacifica come forma di dissenso, esprimendo il proprio malcontento con striscioni e cori che criticano pesantemente la dirigenza e alcuni ex giocatori ora in ruoli dirigenziali.

La manifestazione della curva sud e il raduno davanti alla sede del milan

L’appuntamento era fissato per le 17 nel piazzale antistante casa milan, luogo simbolo per tutti i tifosi rossoneri. La curva sud, cuore unico e storico della tifoseria milanista, ha convocato la protesta con un messaggio rivolto a chiunque ami il futuro del club. La decisione di evitare bandiere, stendardi o sciarpe è stata presa per sottolineare lo stato di crisi e la mancanza di motivi per festeggiare.

Appena arrivati, i tifosi hanno esposto striscioni con scritte emblematiche, come “Milanismo” a ribadire l’identità da difendere. Poco prima dell’inizio ufficiale della protesta sono apparsi altri messaggi duri contro i rappresentanti della società, tra cui Singer, Cardinale, Furlani, Scaroni, Ibrahimovic e Moncada. Il maggiore punto di attrito riguarda la gestione complessiva, definita “agonia” dai manifestanti. Da subito è apparso chiaro che il senso della protesta non si limitava a critiche generiche ma puntava a chiedere un cambio netto nelle guide del club.

Cori e slogan della piazza

La piazza si è fatta sentire in modo organizzato ma caloroso; cori e slogan hanno scandito la voglia di cambiare rotta. La presenza di migliaia di tifosi conferma quanto il malessere abbia raggiunto livelli profondi, tanto che la contestazione è stata definita una risposta a mesi di insoddisfazione già manifestata in varie forme.

I cori, gli striscioni e il ricordo dei momenti importanti del milan

Durante la manifestazione non sono mancati momenti di memoria e affetto per figure che hanno segnato la storia recente del milan. Tra i cori si è levato forte il nome di paolo maldini, simbolo di un’epoca vincente e protagonista della conquista dello scudetto e del ritorno in champions league. La sua figura rappresenta per molti tifosi un modello di milanismo autentico, un punto di riferimento che manca oggi nella società.

Il leader della curva sud ha spiegato che i veri responsabili della situazione attuale si trovano “al quarto piano” della sede, intendendo così la dirigenza. In particolare, è stata messa sotto accusa la gestione di singer, accusato di trascurare il piano sportivo, e cardinale, considerato erroneamente convinto che il milan sia solo un’azienda da amministrare. Critiche severe sono arrivate anche contro furlani, definito inadeguato per il ruolo che ricopre.

Invocazioni nostalgiche e richieste di cambiamento

Non sono mancate le invocazioni nostalgiche rivolte a silvio berlusconi, a lungo presidente del club, con cori di sostegno presenti in tutta la protesta. Ibrahimovic e moncada sono stati presi di mira con richieste esplicite di lasciare il milan, sottolineando come la tifoseria si senta esclusa dalla gestione e considera loro responsabili dell’attuale declino. “Il milan siamo noi” è il messaggio chiave che ha attraversato tutto l’evento, espressione di una tifoseria che pretende di essere protagonista e sentire propria la squadra.

Il corteo verso lo stadio e il gesto simbolico dei tifosi durante milan-monza

La protesta non si è limitata a casa milan ma ha previsto un corteo verso lo stadio san siro, luogo dove il milan disputa le sue partite casalinghe. Lo scopo era manifestare con cori e passi lungo le vie della città per mostrare con orgoglio e milanismo cosa manca oggi nel club: passione e dedizione in tutti i ruoli chiave.

La partita della giornata, milan-monza, prevista per le 20.45, ha avuto un risvolto particolare sotto il profilo della protesta. I tifosi hanno annunciato che sarebbero entrati in san siro solo per il primo quarto d’ora di gioco. Durante questo lasso di tempo avrebbero fatto sentire anche dentro lo stadio le ragioni del loro dissenso, prima di lasciare libero il campo ai “turisti, clienti e alla vergogna” come definito nelle loro comunicazioni.

Un segnale chiaro alla società

Questo gesto vuole essere un segnale chiaro all’intera società: i tifosi non intendono più sostenere passivamente una gestione che ritengono lontana dal milan reale. La resa dei conti è arrivata con concretezza nel cuore della città, in presenza di migliaia di persone pronte a portare avanti il loro punto di vista senza ingannarsi o nascondersi.

Il clima intorno al milan rimane quindi teso, con un popolo in attesa di cambiamenti evidenti. Lo scenario resta aperto, mentre la società dovrà misurare l’impatto di questa manifestazione diretta e di spessore. Restano da capire le mosse future di chi guida il club, con l’occhio attento di una tifoseria che ribadisce il proprio ruolo decisivo nel destino della squadra.