
A Cinisello Balsamo il progetto Domea promuove un cohousing inclusivo per anziani e persone con disabilità, unendo design partecipato e autonomia grazie al supporto di IPIS e fondi PNRR. - Unita.tv
Nel territorio di cinisello balsamo, un progetto di cohousing sta cambiando il modo di abitare per persone anziane e con disabilità. Domea, promosso da ipis e sostenuto dai fondi pnrr, ridisegna gli spazi domestici unendo architettura, educazione e partecipazione diretta degli abitanti. Case accoglienti, personalizzate e accessibili diventano così il fulcro di una comunità che punta a favorire autonomia e vita sociale, andando oltre le tradizionali barriere assistenziali.
Come domea trasforma l’abitare con il design inclusivo e partecipato
Domea si basa su un approccio che supera il semplice abbattimento delle barriere architettoniche. La cura dei dettagli passa dalla scelta delle piastrelle ai colori delle ante, scelta dagli stessi abitanti durante le fasi progettuali, supportati da architetti ed educatori. La personalizzazione degli ambienti ha un valore simbolico importante: cuscini gialli per ricordare il sole, ante rosa o un tocco di rosso per dare ritmo e calore agli spazi. Si tratta di creare ambienti che non solo rispondano alle diverse esigenze motorie o cognitive, ma che promuovano autonomia, sicurezza e qualità della vita.
Le abitazioni sono pensate con spazi flessibili e accessibili, portando l’attenzione anche a dettagli come l’altezza degli armadi, la comodità di poltrone e divani, testati direttamente dai futuri abitanti in negozio prima dell’acquisto. Non è un lavoro a senso unico, ma un dialogo costante fra competenze tecniche e vissuto degli utenti. Questo sistema si traduce in soluzioni che migliorano le condizioni abitative senza rinunciare al comfort e all’estetica, progettando case dove ogni elemento è al servizio delle persone e delle loro relazioni.
La partecipazione diretta di anziani e persone con disabilità nella progettazione
Un punto chiave del progetto è il coinvolgimento diretto degli abitanti fin dalle fasi iniziali. Persone con disabilità e anziani non sono semplici destinatari del cohousing, ma protagonisti attivi nella definizione degli spazi, della scelta degli arredi e nella definizione delle regole di convivenza. L’adesione a domea prevede una vera e propria assunzione di responsabilità verso la comunità e verso la propria nuova vita autonoma. Questo aspetto, sottolineato da ipis, mira a rafforzare l’autodeterminazione e il senso d’appartenenza.
Il caso di mirko casiraghi, che è entrato appena lo scorso gennaio, è emblematico. Mirko ha collaborato con gli architetti per adattare l’unità abitativa alle sue esigenze funzionali, portando la sua esperienza dal lavoro in pizzaut. Già abituato a forme di vita condivisa, per lui rappresenta una nuova sfida riuscire a gestire la libertà e al contempo integrarsi in una rete di sostegno. Questa atmosfera di co-progettazione e responsabilità migliora il benessere degli abitanti, rendendo il cohousing un modello replicabile in altri contesti.
Il ruolo degli operatori e l’apertura del cohousing alla comunità locale
Domea non si limita a offrire assistenza domestica. L’equipe di operatori conversa con gli abitanti senza sostituirsi a loro, fornendo un supporto che valorizza le scelte individuali e favorisce l’autonomia. Questa linea di accompagnamento attento ma discreto fa parte del progetto integrato, volto a creare un ambiente di convivenza non medicalizzato e improntato al rispetto delle esigenze personali.
Un esempio tangibile dell’apertura alla comunità è legato alle iniziative promosse nel villino di via remigi, dove recentemente il gruppo astrofili di cinisello ha organizzato una serata a tema astronomico. L’obiettivo è che domea diventi un punto di riferimento anche per gli abitanti del quartiere, in particolare per le persone anziane del territorio, creando occasioni di incontro e relazione al di fuori dell’ambito abitativo. Questo aspetto sociale rafforza il legame della struttura con il tessuto pubblico e genera spazi di condivisione importanti per la vita di tutti i giorni.
I prossimi passi e le nuove abitazioni a cormano
Dopo il successo di villino dalla porta rossa e casa arcipelago a cinisello, il progetto domea avanza con nuove ristrutturazioni a cormano. Due appartementi sono in fase di trasformazione sulla base delle stesse linee guida, sempre con l’obiettivo di applicare il design inclusivo e il coinvolgimento attivo degli utenti. Il lavoro è seguito con cura da ipis e dalle organizzazioni del terzo settore, coordinando l’intervento tecnico con la dimensione educativa e sociale.
La scelta di ampliare l’esperienza di domea testimonia la validità di questo modello abitativo. Rendere gli spazi più accessibili e personalizzati riduce l’isolamento e migliora la qualità della vita di persone con disabilità e anziani. Un esempio di progetto pubblico-privato che, grazie ai fondi pnrr, dimostra come l’abitare condiviso possa rappresentare una risposta concreta ai bisogni della popolazione.