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Procura di torre annunziata indaga su venticinque persone per la tragedia della funivia del Faito

Proseguono le indagini sulla funivia del Faito, con 25 indagati tra cui Umberto De Gregorio. La procura di Torre Annunziata mira a chiarire le cause dell’incidente che ha causato quattro vittime.

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La procura di Torre Annunziata indaga su 25 persone, tra cui il presidente Eav Umberto De Gregorio, per chiarire le cause dell’incidente mortale alla funivia del Faito. - Unita.tv

L’indagine sulla funivia del Faito prosegue con nuove iscrizioni nel registro degli indagati. Venticinque persone, tra cui il presidente dell’Eav Umberto De Gregorio, sono state coinvolte dalla procura di Torre Annunziata. L’obiettivo è chiarire le cause dell’incidente che è costato la vita a quattro persone.

Iscrizione nel registro degli indagati e impegno della procura

Gli accertamenti sono seguiti dall’ufficio del procuratore Nunzio Fragliasso, che ha coordinato il pool responsabile delle indagini. Tra le persone indagate figura Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav, l’ente che cura la gestione dell’impianto della funivia. La decisione di procedere con l’iscrizione è stata presa in vista di un accertamento tecnico che non potrà essere ripetuto, sottolineando la necessità di preservare ogni elemento utile all’accertamento della dinamica dell’incidente.

Il coinvolgimento di figure apicali riflette la complessità della questione e l’attenzione posta sull’esame delle responsabilità sia gestionali sia tecniche. Il lavoro della procura mira a garantire una ricostruzione completa, ispezionando ogni possibile fattore che abbia causato il cedimento o malfunzionamento della struttura. L’iscrizione nel registro non equivale a una condanna, ma rappresenta il primo passo formale per acquisire elementi di prova.

Il perito e l’accertamento tecnico irripetibile previsto per il 23 maggio

L’appuntamento cruciale delle indagini è fissato per il 23 maggio, quando sarà affidato l’incarico ai periti per condurre l’esame tecnico irripetibile sulla funivia del Faito. Questo tipo di verifica è essenziale perché riguarda l’analisi del materiale o della struttura che, una volta modificati o rimossi, non sarà possibile esaminare di nuovo nelle stesse condizioni.

L’accertamento porterà i tecnici a ispezionare ogni componente rilevante dell’impianto, dalla parte meccanica a quella elettrica, con l’obiettivo di individuare eventuali anomalie o difetti. Il lavoro dei periti sarà alla base degli sviluppi giudiziari successivi, aiutando a determinare le cause esatte dell’incidente e le possibili responsabilità.

I rilievi meticolosi non si limiteranno al sistema di trasporto, ma interesseranno le procedure di manutenzione e controllo adottate dall’Eav e dai suoi operatori. Questa fase ha un valore cruciale per definire il quadro probatorio in modo puntuale e non lasciare spazi a interpretazioni approssimative.

Contesto della tragedia e ruolo dell’Eav nella gestione della funivia

La funivia del Faito, che collega la base del monte Faito con i paesi della zona, è un mezzo di trasporto utilizzato da molti abitanti e turisti. Gestita dall’Eav dal punto di vista tecnico e organizzativo, la funivia aveva subito nel corso degli anni interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.

L’incidente ha scosso la comunità locale per la gravità delle conseguenze, con quattro vittime che hanno fatto emergere criticità nella sicurezza dell’impianto. L’Eav è sotto osservazione, non solo per la gestione quotidiana, ma anche per le modalità con cui sono state eseguite verifiche tecniche e interventi di manutenzione.

Umberto De Gregorio, in qualità di presidente dell’ente, rappresenta la figura di riferimento per le responsabilità amministrative e operative. L’indagine cerca di capire se ci siano state negligenze o mancanze che abbiano favorito la tragedia e se le procedure di controllo siano state rispettate.

Importanza delle indagini per la sicurezza degli impianti pubblici

Il caso della funivia del Faito richiama l’attenzione sulla sicurezza degli impianti pubblici, in particolare quelli che collegano territori montani spesso ricchi di flussi turistici. Le verifiche compiute dalla procura serviranno a stabilire se l’incidente sia frutto di cause tecniche, errori umani o difetti nella gestione.

Questa vicenda punteggia l’urgenza di garantire condizioni di sicurezza per gli utenti e stabilire procedure di controllo più rigorose. Il lavoro dei periti e delle autorità giudiziarie potrà indicare quali modifiche adottare per evitare che simili tragedie si ripetano.

L’indagine di Torre Annunziata mantiene alta l’attenzione pubblica e conferma il ruolo della magistratura nel vigilare sul rispetto delle norme. La precisione e la completezza degli accertamenti sono fondamentali per il futuro delle funivie e, più in generale, di tutte le infrastrutture di trasporto pubblico che operano in ambito montano.