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Processo per omicidio preterintenzionale a due guardie giurate a milano, in arrivo i video delle telecamere di sorveglianza

Il processo a Milano per l’omicidio preterintenzionale di Giovanni Sala coinvolge due guardie giurate, con prove video cruciali per chiarire le circostanze della sua morte avvenuta nel 2023.

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Il processo a Milano vede due guardie giurate accusate di omicidio preterintenzionale per la morte di Giovanni Sala, avvenuta dopo un intervento violento. Le telecamere di sorveglianza saranno decisive per accertare responsabilità e dinamiche dell’evento. - Unita.tv

Nel processo che coinvolge due guardie giurate accusate di omicidio preterintenzionale a milano, il materiale video delle telecamere di sorveglianza sarà centrale per chiarire le circostanze della morte di giovanni sala. La vicenda risale alla notte tra il 19 e il 20 agosto 2023, davanti alla sede di sky a rogoredo, zona periferica a sud di milano. Sala, 34 anni, era in evidente stato di alterazione e dopo l’intervento dei vigilantes è morto per arresto cardiaco. Il procedimento in corso alla corte d’assise di milano si focalizza proprio sull’evento e sul comportamento delle guardie giurate.

Gli sviluppi del processo e le prove video in aula

La prossima udienza, fissata per il 22 settembre 2025, vedrà la proiezione dei filmati registrati dalle telecamere di sorveglianza presenti sul luogo del fatto. Questi video dovrebbero fornire conferme visive molto attendibili rispetto alla dinamica dell’intervento delle due guardie giurate su giovanni sala. La corte d’assise utilizzerà queste immagini per valutare le responsabilità degli imputati. Già durante la fase preliminare è emersa una ricostruzione secondo cui sala è stato tenuto a terra con un ginocchio premuto sulla schiena per più di un minuto. Questo dettaglio sarà sicuramente uno degli elementi chiave esaminati grazie al supporto visivo.

Il ruolo del pm alessandro gobbis

Il pm alessandro gobbis ha indicato diversi testimoni, tra cui esperti medici legali, che potranno commentare le conseguenze dell’azione dei vigilantes sul decesso per arresto cardiaco di sala. L’attenzione degli inquirenti si concentra su questi video perché possono svelare le modalità di intervento e far emergere eventuali eccessi di forza. L’esibizione delle registrazioni costituisce un passaggio fondamentale nel processo ed è prevista proprio in vista della deposizione degli investigatori coinvolti nelle indagini.

Le posizioni della procura e delle difese nel corso del processo

Nel corso della prima udienza la procura ha modificato l’imputazione originaria da omicidio colposo a omicidio preterintenzionale. Questo cambiamento riflette una valutazione più grave del comportamento messo in atto dalle guardie giurate nei confronti di giovanni sala. Secondo il pm, l’azione di blocco è stata caratterizzata da “sfogo di istinti violenti e inutilmente prevaricatori”. Infatti, sala si trovava in stato di alterazione per consumo di alcol e droga, ma non rappresentava un pericolo immediato che giustificasse un comportamento così violento. Gli inquirenti sostengono che non vi fosse alcuna necessità urgente di proteggere persone o beni, eppure l’intervento delle guardie è risultato eccessivo e sproporzionato.

Strategia difensiva di urso e clementi

Le difese, rappresentate dagli avvocati camilla urso e sandro clementi, hanno presentato una strategia diversa. Hanno chiamato a testimoniare esperti sulle tecniche di addestramento delle guardie giurate e due analisti forensi specializzati nell’interpretazione dei video ripresi dalle telecamere. L’obiettivo è dimostrare che le procedure usate durante l’intervento erano in linea con i protocolli di sicurezza e legittime, e che l’esito drammatico, purtroppo, è stato accidentale. Queste testimonianze tecniche potrebbero mettere in discussione i rilievi fatti dai pm e dagli esperti medici.

Le parti civili e il coinvolgimento della famiglia di giovanni sala

Sul fronte civile si sono costituiti parte lesa i familiari di giovanni sala: genitori, fratello e zii. Sono rappresentati dagli avvocati andrea orabona e giulia piva. La famiglia punta a chiarire la correttezza dell’azione dei vigilantes e a ottenere giustizia per la morte di sala, che ha segnato profondamente il loro nucleo familiare. Per questo motivo hanno chiesto di sentire in aula anche una figura chiave, l’amministratore delegato di una società di vigilanza, che potrà illustrare quali siano i protocolli corretti da seguire in situazioni simili a quelle di rogoredo.

Testimonianza strategica per la parte civile

Questa testimonianza potrebbe offrire un punto di confronto tra quello che dovrebbe avvenire durante gli interventi di sicurezza e quanto accaduto in quella notte di agosto. La famiglia insiste nel sottolineare come giovanni sala fosse in difficoltà ma non pericoloso da giustificare un uso della forza così pesante. La loro presenza in aula contribuisce a mantenere alta l’attenzione su tutte le sfaccettature di una vicenda che ha sollevato molte domande.

La ricostruzione della notte e le implicazioni legali

La sera tra il 19 e il 20 agosto 2023, tra le strade di rogoredo, giovanni sala era stato individuato davanti alla sede di sky in condizioni di alterazione dovuta a consumo di sostanze. Le due guardie giurate intervennero per fermarlo e cercare di controllare la situazione. Poco dopo l’uomo morì a causa di un arresto cardiaco. Secondo quanto accertato dalla squadra mobile di milano, sala è stato bloccato a terra con un ginocchio premuto sulla schiena, un’azione ritenuta determinante per il decesso.

Le autorità hanno ricostruito i momenti drammatici che hanno portato al blocco fisico e alla conseguente perdita di vita. L’arresto cardiaco, che ha ucciso sala, sarebbe avvenuto in una fase in cui non c’era pericolo concreto per le persone o le cose presenti. Questo dettaglio ha portato a una rivalutazione delle accuse e a una contestazione più severa contro i vigilantes. Il caso rimane sotto osservazione mentre la giustizia entra nel merito con audizioni, testimonianze e analisi tecniche, tutte concentrare sulla corretta lettura delle immagini video e sugli esiti degli esami medici.