Il concerto di elisa a San Siro ha segnato una serata sold out da tempo, con un pubblico di 54mila persone che hanno assistito a un evento che ha unito la dimensione artistica e quella ambientale. L’artista ha presentato un live pensato non solo per celebrare la sua carriera ma anche per promuovere un messaggio di sostenibilità attraverso scenografie e iniziative ecologiche. L’appuntamento ha segnato una svolta nel modo di concepire i grandi eventi musicali, con un occhio attento agli effetti sull’ambiente.
La scenografia e l’allestimento ispirati alla natura
Il palco allestito per il concerto si è distinto per un design che richiamava la natura in maniera concreta e tangibile. Liane luminose e edera hanno fatto da cornice, mentre una struttura in legno sovrastata da grandi fiori ha completato lo scenario. Questi elementi sono stati scelti per richiamare il tema ambientalista, richiamato anche dalle immagini trasmesse sui megawall dietro la scena, che mostravano paesaggi naturali e richiami alla terra.
Elisa è salita sul palco vestita di bianco alle 20.30 precise, aprendo la serata con il brano Gift, coinvolta anche da ok giorgio, e ha proseguito con altri successi come Labyrinth, Rainbow e Broken. L’atmosfera ha unito musica e rispetto per l’ambiente, impostando da subito il tono del concerto.
La sostenibilità tra materiali e organizzazione
La dimensione ecologica è stata protagonista anche dal punto di vista tecnico e organizzativo. La produzione ha adottato criteri precisi per ridurre l’impatto ambientale dell’evento, usando principalmente materiali riciclabili per le scenografie e facendo affidamento su energia pulita per l’alimentazione degli impianti. Questi accorgimenti sono stati pensati per abbattere la carbon footprint del concerto, il cui calcolo sarà effettuato con metodi scientifici certificati.
L’iniziativa mostra un interessante approccio alla musica dal vivo, in cui sostenere la causa green diventa parte integrante dell’esperienza dello spettacolo. Elisa, in veste di ambasciatrice Onu per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, ha concretizzato la sua attenzione per l’ambiente anche in questo contesto.
Plantasia: un parco sonoro per milano come segno duraturo
Una rilevante eredità del concerto è la nascita di Plantasia – Parco Sonoro, un nuovo spazio verde recuperato con un intervento di fitobonifica, che si candida a diventare il primo parco sonoro della città di Milano. La struttura nasce dall’impegno collettivo, con finanziamenti pubblici e una campagna di crowdfunding.
L’obiettivo è creare un luogo dove natura e musica si incontrano, offrendo ai cittadini una fruizione diversa degli spazi verdi urbani. Plantasia vuole essere un esempio replicabile per eventi futuri, portando avanti il messaggio di rispetto ambientale oltre la dimensione del concerto stesso. Il progetto esprime una volontà di integrare arte e tutela dell’ecosistema urbano, lasciando un segno tangibile nella metropoli lombarda.