Al policlinico di milano è stato eseguito il primo intervento italiano di termoablazione con microonde guidato dalla risonanza magnetica, una procedura che apre nuove strade nella cura dei tumori epatici. Questa tecnica innovativa trasforma la risonanza magnetica da semplice strumento diagnostico a guida operativa per trattamenti ad alta precisione, ampliando le possibilità terapeutiche offerte dalla radiologia interventistica.
La tecnologia della termoablazione con microonde e la guida tramite risonanza magnetica
La termoablazione con microonde consiste nell’inserimento di un ago speciale all’interno del tessuto tumorale, dove viene generato calore intenso grazie alle microonde. Questo processo distrugge le cellule cancerose senza necessità di un taglio chirurgico tradizionale. Finora questa procedura veniva effettuata sotto controllo ecografico o tomografico, ma queste tecniche non sempre riescono a visualizzare tutte le lesioni presenti nel fegato.
Nuovi strumenti per una maggiore precisione
La novità principale introdotta al policlinico di milano è l’utilizzo della risonanza magnetica come sistema di guida durante l’intervento. La risonanza permette infatti una visione più dettagliata e precisa delle lesioni tumorali rispetto agli altri metodi d’imaging. Ciò si traduce in una maggiore capacità di individuare anche piccoli tumori difficilmente rilevabili in precedenza e quindi nella possibilità concreta di intervenire su un numero più ampio di pazienti.
Vantaggi clinici dell’intervento mini-invasivo guidato da risonanza magnetica
Il nuovo approccio presenta diversi vantaggi importanti per i pazienti affetti da cancro al fegato. Essendo una procedura mini-invasiva, riduce significativamente i rischi legati alla chirurgia tradizionale come sanguinamento o infezioni post-operatorie. Inoltre permette tempi più brevi per il recupero fisico dopo l’intervento e consente ai medici un controllo accurato durante tutta la fase terapeutica.
Prima d’ora in italia gli interventi oncologici assistiti dalla risonanza erano quasi esclusivamente basati sulla crioablazione, ovvero sul congelamento del tessuto tumorale tramite azoto liquido o gas freddi per provocare necrosi cellulare. L’introduzione della termoablazione termica amplia così le opzioni terapeutiche disponibili offrendo alternative efficaci soprattutto nei casi dove il congelamento può risultare meno indicato o praticabile.
Il valore aggiunto della termoablazione guidata da risonanza magnetica
Impatto sulla radiologia interventistica e prospettive future
L’esperienza positiva maturata al policlinico milano rappresenta un passo avanti significativo nella radiologia interventistica applicata all’oncologia epatica. Trasformare la risonanza magnetica in uno strumento operativo apre scenari nuovi sia sul piano tecnico che clinico: potrà favorire lo sviluppo futuro di altre procedure mini-invasive ancora più precise e personalizzate sui singoli pazienti.
Questa innovazione dimostra inoltre come tecnologie nate principalmente per scopi diagnostici possano evolversi fino a diventare strumenti attivi nelle terapie oncologiche locali, migliorando così gli esiti dei trattamenti senza aumentare i disagi legati alle operazioni chirurgiche classiche.
L’avvio ufficiale degli interventi con questa tecnica potrebbe estendersi rapidamente ad altri centri specializzati italiani ed europei consentendo a molti malati oncologici nuovi percorsi curativi meno invasivi ma ugualmente efficaci contro tumori complessi come quelli del fegato