
Francesca dall’Oglio smentisce il presunto ritrovamento del corpo del fratello padre Paolo a Raqqa, definendo la notizia una fake news e sottolineando la necessità di conferme ufficiali. - Unita.tv
Il presunto ritrovamento del corpo di padre Paolo dall’Oglio a Raqqa, in Siria, ha attirato l’attenzione mediatica nelle ultime settimane. La notizia, circolata su alcune fonti, è stata però smentita da Francesca dall’Oglio, sorella del religioso scomparso da anni nel contesto della guerra in Siria. Le dichiarazioni fornite chiariscono la posizione della famiglia riguardo a questi eventi e alle informazioni circolate nei mesi scorsi.
Come si è espressa francesca dall’oglio sul ritrovamento
Francesca dall’Oglio ha definito la notizia del ritrovamento di un corpo attribuito a suo fratello come una fake news. Intervistata da Rainews 24, ha spiegato che la voce sul presunto ritiro del corpo è priva di fondamento. Secondo Francesca, il cadavere rinvenuto indossava abiti religiosi, mentre padre dall’Oglio nelle ultime fasi della sua vita indossava vestiti civili. Questo dettaglio, ha sottolineato, esclude che possa trattarsi del fratello.
La sorella di padre dall’Oglio ha espresso una certa cautela nei confronti delle informazioni che emergono in situazioni come questa, spesso accompagnate da indiscrezioni non verificate. Ha ricordato come in questi anni siano circolate più volte notizie di questo tipo poi risultate infondate. Questo contribuisce a creare confusione, in particolare quando si tenta di dare un volto a persone scomparse in zone di conflitto dove la documentazione e le fonti sono molto scarse.
Testimonianze da raqqa e racconto dello sceicco ex isis
Francesca dall’Oglio ha fatto riferimento ad alcune fonti interne alla zona di Raqqa, incluso un ex membro dello Stato Islamico. Questo testimone, secondo quanto riportato, avrebbe dichiarato che il corpo di padre Paolo non è stato seppellito in una fossa comune, ma in una sorta di maneggio situato nella stessa città siriana. Questa informazione ha contribuito a smentire l’ipotesi più diffusa sul luogo della sepoltura.
La conferma di questo racconto da parte della sorella indica come la ricerca del corpo continui a essere un tema molto complesso e da trattare con cautela, soprattutto per le difficoltà legate alla guerra e al controllo del territorio in Siria. Francesca ha spiegato inoltre che non risulta alcuna spedizione ufficiale avvenuta negli ultimi tempi per recuperare il corpo di padre dall’Oglio, smorzando così le aspettative legate alle recenti notizie su ritrovamenti.
Circolazione di fake news riguardo persone scomparse in aree di conflitto
La famiglia di padre dall’Oglio ha dovuto affrontare più volte informazioni sbagliate nel corso degli anni. Fra queste, la notizia del ritrovamento del cadavere di Austin Tice, giornalista americano scomparso nel 2012 in Siria, si è rivelata infondata. Storie come questa si ripetono spesso e assumono rilievo mediatico crescente, ma si rivelano spesso frutto di equivoci o informazioni non confermate.
Questi errori alimentano una spirale di confusione, tensioni e aspettative sbagliate, soprattutto per le famiglie coinvolte. Nei casi di persone sparite in zone di guerra, l’assenza di fonti sicure e le difficoltà di ricostruzione dei fatti favoriscono la circolazione di notizie non verificate. La smentita di Francesca dall’Oglio chiarisce l’importanza di attendere conferme ufficiali prima di diffondere informazioni così delicate.
Fonti affidabili e conferme dalla zona rimangono dunque l’unico modo per fare chiarezza sulla sorte di padre Paolo dall’Oglio e per rispettare la sensibilità di chi attende risposte da anni.