prende il via la 65ª missione di memoria viva per giovani da kharkiv ospitati in italia
L’associazione Memoria Viva accoglie venti giovani dalla regione di Kharkiv in Italia, offrendo un soggiorno di quindici giorni nel Parco Nazionale del Gran Paradiso per favorire il recupero e la serenità.

L’associazione Memoria Viva ha ospitato in Piemonte venti giovani profughi da Kharkiv, offrendo loro quindici giorni di tranquillità e attività nella natura del Parco Nazionale del Gran Paradiso, con supporto comunitario e programmi di integrazione. - Unita.tv
L’associazione memoria viva ha avviato la sua 65ª missione accogliendo in italia venti giovani provenienti dalla regione di kharkiv, una zona duramente colpita dal conflitto. Questi ragazzi, accompagnati da quattro tutori, trascorreranno un periodo di quindici giorni in un ambiente lontano dalla guerra, immersi nella natura e dedicati alla serenità. Il progetto intende offrire ai partecipanti momenti di pace e svago, lontani dalla durezza della loro realtà quotidiana.
Accoglienza e ambientazione nella natura del gran paradiso
I giovani ospiti provengono da kupiansk, città evacuata, e da krasnokutsk, considerata città rifugio della regione di kharkiv. L’accoglienza si svolge in piemonte, precisamente a ceresole reale, all’interno del parco nazionale del gran paradiso, la prima area protetta istituita in italia. La foresteria utilizzata per l’alloggio è stata messa a disposizione dal presidente del parco, mauro durbano, e supportata dall’amministrazione comunale locale.
I volontari di memoria viva hanno curato l’allestimento della struttura per garantire agli ospiti un soggiorno confortevole e accogliente. L’importanza del contatto con la natura si riflette nelle attività organizzate, che si svolgono tra sentieri montani e paesaggi incontaminati. Il contesto naturale offre un’occasione concreta di rilassamento, un sostegno psicologico oltre che fisico, in particolare per giovani provati da situazioni di crisi.
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Programma di attività culturali e ricreative per i ragazzi
Il soggiorno prevede un calendario di visite guidate e escursioni pensate per coinvolgere attivamente i ragazzi, favorendo incontri e esperienze nuove. Sono previste giornate dedicate all’esplorazione di torino e della zona del canavese, con visite culturali e momenti di svago. La varietà delle attività è progettata per stimolare curiosità e interesse, bilanciando esplorazione e relax.
La collaborazione con diversi partner ha permesso di organizzare un programma ricco di opportunità. Tra i sostenitori vi sono piero moscardini, carlo alberto carraon del lido di camaiore, l’organizzazione “canavese 2030” e l’azienda tiger, che ha contribuito a finanziare diverse iniziative. Questi appoggi rendono possibile un’accoglienza più ampia, integrando risorse e competenze per offrire ai giovani un’esperienza completa.
Il percorso coinvolge anche esperienze di socializzazione e momenti ludici, fondamentali per facilitare l’inserimento e superare le difficoltà legate al trauma. La missione di memoria viva non si limita a offrire una pausa dalla guerra, ma crea condizioni per la crescita personale, attraverso il supporto di una comunità accogliente e l’immersione in contesti sereni.
Impatti della missione e importanza del sostegno comunitario
La presenza in italia di questi giovani dalla regione di kharkiv testimonia il ruolo attivo delle associazioni nel supporto a chi vive situazioni di emergenza. La missione 65 di memoria viva si inserisce in un progetto più ampio che da anni si occupa di accogliere profughi provenienti da aree di conflitto, offrendo spazi protetti e occasioni di ripresa. Il periodo trascorso in contatto con la natura e in compagnia di volontari e comunità locali rappresenta un aiuto concreto.
Il sostegno che arriva da enti territoriali, organizzazioni locali e imprese consente di mantenere attive queste iniziative. La rete di collaborazione si estende a realtà diverse, ognuna con un ruolo preciso. Dal parco nazionale all’amministrazione comunale, fino agli sponsor privati, tutte queste componenti contribuiscono ad allestire un ambiente dignitoso e favorevole alla rinascita personale dei giovani.
Questa missione conferma l’importanza di promuovere solidarietà e attenzione verso chi subisce gli effetti della guerra, attraverso interventi che offrono non solo assistenza materiale ma anche momenti di distensione e formazione emozionale. Il progetto di memoria viva continua a svilupparsi, consolidando legami che vanno oltre il solo supporto temporaneo, mirando a costruire percorsi di recupero duraturi.