Premi al terzo settore: noemi aondio e cristiana perego vincono il primo “terzo-premio claudia fiaschi”
Due ricerche sul terzo settore premiate a Roma, in memoria di Claudia Fiaschi, evidenziano l’importanza delle nuove generazioni nel promuovere innovazione sociale e pratiche di welfare comunitario.

Due ricerche sul terzo settore, focalizzate su fragilità e autonomia, hanno vinto il premio "Claudia Fiaschi" dedicato a tesi di laurea e dottorato, promuovendo l’innovazione sociale e il ruolo delle nuove generazioni nel sociale. - Unita.tv
Due ricerche innovative sul terzo settore e le sue trasformazioni hanno ottenuto oggi un riconoscimento importante al premio “Terzo-Premio Claudia Fiaschi“. L’iniziativa, che vuole valorizzare le nuove generazioni nel campo sociale, ha visto sfidarsi trenta candidati con tesi di laurea e dottorato dedicate all’impatto e al valore di questo ambito. La cerimonia si è svolta a Roma, ribadendo il ruolo chiave del terzo settore nelle sfide della comunità contemporanea.
Il bando claudia fiaschi e l’eredità nel sociale
Il premio nasce per ricordare Claudia Fiaschi, figura di riferimento nel mondo del sociale scomparsa nel 2024, e intende proseguire il suo impegno favorendo la riflessione accademica sul terzo settore. L’iniziativa è promossa dal Forum Terzo Settore in collaborazione con Corriere Buone Notizie. La prima edizione ha già mostrato una partecipazione significativa: trenta candidati da diverse università italiane si sono misurati con temi attuali relativi all’impatto sociale e alle pratiche di welfare comunitario.
Un impegno per le nuove generazioni
Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Terzo Settore, ha sottolineato l’obiettivo di trasformare il premio in un appuntamento fisso per incoraggiare l’ascolto delle nuove idee e favorire la diffusione di nuove prospettive nel campo sociale. Questo spazio dedicato alla tesi di laurea e dottorato vuole diventare una rampa di lancio per innovazioni culturali e progettuali che coinvolgono il terzo settore e la sua comunità di riferimento. Lo spirito del premio richiama direttamente l’impegno di Claudia Fiaschi verso il dialogo e la costruzione collettiva di percorsi d’inclusione.
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Le tesi premiate: fragilità e autonomia nel terzo settore
La tesi magistrale che ha ricevuto il premio è quella di Noemi Aondio, laureata in Social design alla Nuova Accademia di Belle Arti. La sua ricerca, intitolata “Inner fragility. Un lööch contemporaneo per reimmaginare pratiche nelle comunità montane”, parte dal concetto di fragilità per esplorare il legame tra le vulnerabilità umane e la realtà territoriale. Aondio si concentra sull’analisi di progetti nati nelle aree interne, con l’idea di rigenerare queste comunità attraverso pratiche innovative, capaci di mettere in discussione la tradizionale idea di resilienza.
La tesi è incentrata sull’esplorazione delle fragilità non solo come limite, ma anche come elemento che può aprire nuove strade nella costruzione di relazioni sociali e nella progettazione di attività culturali e sociali nei territori montani. Il lavoro analizza casi concreti e propone riflessioni sui modi in cui il design sociale può supportare questi contesti, restituendo valore a spazi spesso marginalizzati.
Il dottorato di cristiana perego
Dall’altro lato, la tesi di dottorato premiata è quella di Cristiana Perego, ricercatrice al Politecnico di Milano nel campo dell’architettura e dell’ingegneria delle costruzioni. Il suo studio, intitolato “Il progetto di vita nella dimensione abitativa. Percorsi di autonomie possibili in attuazione della Legge 112/16 sul ‘Dopo di Noi’”, si focalizza sulla valorizzazione dell’identità personale nel contesto abitativo. Il lavoro espone una serie di strumenti per progettare insieme alle persone percorsi che favoriscano l’autonomia abitativa dentro modelli di welfare che coinvolgono la comunità.
Perego affronta uno dei temi più delicati del terzo settore: la casa come elemento centrale per garantire il percorso di vita indipendente a persone con fragilità. La sua ricerca si inserisce nel solco della legislazione italiana che tenta di tutelare il “Dopo di Noi” cioè la vita autonoma dopo la morte di familiari o tutori. Attraverso un approccio integrato di co-progettazione, propone soluzioni pratiche capaci di rispondere a bisogni concreti, con un coordinamento che guarda sia all’ambito sociale che a quello architettonico.
La cerimonia e il dibattito sul futuro del terzo settore
La premiazione è avvenuta all’auditorium Rieti a Roma durante l’evento “Il terzo settore oltre il fare”. In questa occasione, Marta Fabiani, figlia di Claudia Fiaschi, ha preso la parola per ricordare l’impegno di sua madre, legato alla promozione di una cultura che guardasse oltre le attività tradizionali per mettere al centro le persone e le comunità.
L’evento ha rappresentato anche un momento di riflessione più ampio sul ruolo del terzo settore nel presente e nelle sfide che si profilano per gli anni a venire. Durante la giornata è stato presentato anche il volume “Il terzo settore oltre il fare”. Questo testo raccoglie contributi di protagonisti e studiosi che hanno analizzato le trasformazioni sociali degli ultimi decenni mostrando l’evoluzione del terzo settore da realtà assistenziale a soggetto culturale e politico in grado di incidere sulle politiche del sociale.
Il ruolo sociale e culturale del terzo settore
Il pubblico ha potuto confrontarsi su come nuove idee e strumenti possano ridisegnare il ruolo di associazioni, cooperative e organizzazioni non profit, creando una rete più stretta tra istituzioni e cittadini. Il libro offre uno sguardo che sembra ormai indispensabile per comprendere come il terzo settore possa continuare a essere un motore di innovazione sociale, mettendo in primo piano le relazioni, le autonomie e la capacità di costruire solidarietà concrete.
L’attenzione rivolta alle nuove generazioni nel Premio Claudia Fiaschi riflette una precisa volontà di approcciare questo campo con sensibilità e visione, mantenendo vivo il dialogo tra ricerca, pratica e realtà sociale. Gli sviluppi di questa prima esperienza lasciano spazio a nuove edizioni, con l’obiettivo di ampliare lo spettro di approfondimenti e coinvolgere sempre più contributi dal mondo accademico e sociale.