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possibile fallimento per ki group holding spa, azienda del gruppo bio-food legato a daniela santanchè e giovanni canio mazzaro

Ki Group Holding spa, coinvolta in un progetto con Daniela Santanchè e Giovanni Canio Mazzaro, rischia il fallimento dopo la richiesta della procura al tribunale di Milano.

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Ki Group Holding spa, azienda bio-food legata a Daniela Santanchè e Giovanni Mazzaro, rischia il fallimento dopo la richiesta della procura di Milano; il giudice deciderà a breve sul futuro della società in crisi. - Unita.tv

Ki Group Holding spa, una delle aziende del settore bio-food che faceva parte del progetto guidato un tempo dalla ex ministra Daniela Santanchè e dal suo ex compagno Giovanni Canio Mazzaro, rischia la dichiarazione di fallimento. La situazione è emersa durante l’ultima udienza davanti al tribunale di Milano, che ha visto confrontarsi l’accusa e la difesa sul futuro giudiziario della società.

L’udienza al tribunale di milano e la richiesta di fallimento

Nella mattinata di oggi il giudice Francesco Pipicelli ha ascoltato le parti coinvolte nel procedimento che riguarda Ki Group Holding spa. Al centro del dibattito c’era la richiesta del pm Marina Gravina, che insieme al collega Luigi Luzi conduce le indagini. La procura ha chiesto formalmente l’apertura della procedura fallimentare e la liquidazione della società. Questa richiesta segue la domanda di accesso al cosiddetto concordato in bianco, cui la procura ha reagito ritenendola inammissibile.

Gli avvocati che difendono Ki Group hanno scelto di non opporsi duramente, affidandosi alla decisione del giudice senza avanzare repliche forti o alternative. Ora la parola passa proprio a Pipicelli che, dopo aver ascoltato tutti, si è riservato di emettere il verdetto definitivo.

Implicazioni per ki group holding spa

Se il tribunale accogliesse la richiesta di fallimento, Ki Group Holding spa potrebbe entrare in liquidazione giudiziale. Questo passaggio comporterebbe la nomina di un curatore fallimentare, incaricato di gestire la vendita degli asset aziendali e soddisfare, nella misura possibile, i creditori. Entrambe le ipotesi implicano un arresto delle attività come erano conosciute finora.

Il gruppo, che rappresentava una realtà nel settore bio-food e aveva ottenuto attenzione anche per il contesto legato a figure pubbliche come Santanchè e Mazzaro, subirebbe un forte contraccolpo economico e reputazionale. Le ripercussioni coinvolgerebbero i dipendenti, i fornitori e i partner commerciali, ancora in attesa di una definitiva chiarificazione sulla situazione societaria.

Il contesto di crisi nel bio-food e la situazione di ki group holding spa

Il settore bio-food, pur godendo di una popolarità crescente negli ultimi anni, ha mostrato segnali di crisi in alcune realtà, compresa quella di Ki Group Holding spa. Le difficoltà finanziarie e gestionali hanno portato alla decisione di cercare il concordato preventivo, una strada tuttavia giudicata non percorribile dal pm. Ad aggravare la situazione, l’assenza di un supporto solido da parte degli investitori e una gestione che non è riuscita a stabilizzare le attività.

Questo scenario rappresenta un’ulteriore spia della fragilità di molte aziende in questo campo, anche quando dietro ci siano nomi noti o a forti investimenti iniziali. La crisi di Ki Group Holding potrebbe così diventare un caso emblematico nelle cronache economiche lombarde di questo inizio 2025, con riflessi in ambito locale e nazionale.

La decisione del giudice e le prossime mosse in tribunale

Dopo l’udienza milanese e le richieste del pm, la decisione del giudice Pipicelli arriverà nelle prossime settimane. Il giudice dovrà valutare gli elementi presentati alla luce del codice fallimentare, verificando se sussistano le condizioni per dichiarare il fallimento oppure se consentire qualche forma di tutela o ristrutturazione.

Intanto la società rimane in uno stato di incertezza. Gli investitori, i creditori e i dipendenti attendono con attenzione le mosse del tribunale. A quel punto si aprirà una fase di definizione più chiara del futuro di Ki Group Holding spa, che segnerà il destino di una realtà nata con grandi ambizioni ma ad oggi in difficoltà economiche evidenti.