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Posizione giudiziaria dei due agenti coinvolti nella sparatoria a Taranto si alleggerisce dopo l’autopsia

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L’inchiesta sulla morte di Michele Mastropietro, avvenuta giovedì scorso a Taranto durante un conflitto a fuoco con la polizia, presenta nuovi sviluppi. I due agenti inizialmente indagati per omicidio colposo ora risultano parte offesa in un procedimento parallelo, mentre il pm ha affidato l’autopsia per chiarire le dinamiche dell’evento. Ecco cosa è emerso finora.

Aggiornamenti sulla posizione degli agenti coinvolti nella sparatoria

Dopo l’arresto e la morte di Michele Mastropietro, 59 anni, considerato responsabile dell’omicidio di Carlo Legrottaglie, brigadiere capo della polizia, la procura di Taranto ha modificato la posizione giudiziaria dei due poliziotti presenti al conflitto a fuoco. Essi erano indagati per omicidio colposo legato a un eccesso nell’uso delle armi, ma ora sono formalmente riconosciuti come parte offesa nel procedimento per tentato omicidio e lesioni personali gravi, con l’accusa estesa a concausa da parte di Camillo Giannattasio, latitante poi catturato.

Il riconoscimento come vittime da parte del tribunale segna un cambio significativo nelle accuse nei loro confronti. Secondo la procura, Mastropietro avrebbe sparato più volte contro gli agenti nel corso della sua fuga, provocando loro ferite non da arma da fuoco, bensì da cadute durante la colluttazione. Questo dettaglio ha condotto a una rivalutazione della loro condotta, spostandola da ipotesi di eccesso colposo a quella di reazione legittima a un’aggressione armata.

Dettagli sull’autopsia e le indagini in corso

L’autopsia sul corpo di Mastropietro è stata affidata al medico legale Roberto Vaglio, esperto di Lecce, incarico conferito alla presenza del pubblico ministero Francesco Ciardo. L’esame si tiene all’ospedale Santissima Annunziata di Taranto per analizzare l’esatta causa della morte e il numero di colpi esplosi. I due agenti coinvolti hanno nominato l’avvocato Giancarlo Di Vella di Bari come consulente, e anche la controparte ha nominato un proprio perito per seguire da vicino le operazioni.

Le prime ricostruzioni indicano che Mastropietro sarebbe stato colpito da un solo proiettile al torace, esito fatale che ha fatto precipitare la sua morte. L’autopsia servirà a confermare o meno questa versione e a escludere o rilevare eventuali altre ferite o cause che potrebbero modificare il quadro giudiziario. Rimangono da chiarire anche dettagli sulle armi utilizzate, la dinamica precisa dello scontro e l’eventuale uso legittimo della forza da parte degli agenti.

Reazioni della difesa e aspetti legali della vicenda

Gli avvocati difensori degli agenti, Antonio La Scala e Giorgio Carta, hanno espresso soddisfazione per il riconoscimento formale dello status di vittime per i poliziotti, fatto che rafforza la linea difensiva basata sulla legittima difesa. A loro sostegno esiste la ricostruzione di più spari da parte di Mastropietro durante la fuga, che giustificherebbero la reazione armata degli agenti.

L’avvocato La Scala ha sottolineato all’ANSA come questa qualifica di persone offese in un procedimento per tentato omicidio rappresenti un passo importante per la tutela dei diritti dei due agenti. Questo elemento ridimensiona le accuse iniziali di uso eccessivo delle armi, inserendole in un contesto più chiaro di difesa personale in situazione di pericolo grave.

Stato delle indagini sul latitante coinvolto

Nel procedimento parallelo rimane sotto investigazione anche la posizione di Camillo Giannattasio, secondo fuggitivo coinvolto con Mastropietro e arrestato durante le operazioni della polizia. Giannattasio è al momento imputato per tentato omicidio e lesioni gravi, risulta in concorso con il 59enne, anche se il suo ruolo esatto negli eventi verrà stabilito dal corso delle indagini e dai processi successivi.

Le prossime settimane saranno decisive per chiarire tutti i particolari tecnico-legali di questa vicenda e per stabilire la responsabilità penale dei soggetti coinvolti nel conflitto a fuoco che ha scosso la città di Taranto.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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