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Polizie locali di mantova, cremona, brescia e bergamo chiedono accesso diretto a sistemi di indagine e più risorse per la sicurezza

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Le città di Mantova, Cremona, Brescia e Bergamo hanno avanzato richieste precise alla regione Lombardia per migliorare la gestione della sicurezza urbana. Le proposte riguardano l’accesso diretto ai sistemi interforze per le indagini durante i controlli sul territorio, un aggiornamento del regolamento sugli strumenti di autotutela degli agenti locali e maggiori fondi destinati alle polizie municipali. Questi temi saranno al centro del tavolo regionale che si terrà a settembre.

Richieste dei capoluoghi dell’est lombardia per potenziare le polizie locali

Gli assessori alla sicurezza dei quattro comuni – Iacopo Rebecchi , Giacomo Angeloni , Valter Muchetti e Santo Canale – hanno presentato in una conferenza stampa a Mantova le principali istanze da sottoporre alla regione. Tra queste spicca la necessità di consentire agli agenti locali l’accesso diretto al sistema interforze utilizzato nelle indagini. Questo strumento permette di identificare rapidamente chi viene fermato nei controlli quotidiani su strada.

La richiesta nasce dalla constatazione che il ruolo delle polizie municipali è cresciuto molto negli ultimi anni ma non ha trovato un adeguamento normativo o organizzativo corrispondente. Le responsabilità sono aumentate ma gli strumenti restano limitati rispetto alle esigenze operative reali. Gli assessori hanno insistito sulla funzione della regione come ente coordinatore che deve fornire indirizzi chiari e supporto concreto.

Oltre all’accesso ai dati investigativi si chiede anche un aggiornamento delle norme regionali sugli strumenti di autotutela adottati dagli agenti durante i servizi sul territorio: dispositivi come spray al peperoncino o taser devono essere regolamentati in modo più preciso tenendo conto delle condizioni attuali della sicurezza urbana.

Legge regionale sullo street tutor: prevenzione e mediazione nella movida

Un altro punto importante riguarda la proposta legislativa in arrivo il 9 luglio in commissione regionale: l’introduzione dello street tutor nelle città lombarde. Questa figura è pensata come supporto alla polizia locale con compiti specifici legati alla prevenzione dei disordini notturni nei luoghi frequentati dalla movida cittadina.

L’esperienza dell’Emilia Romagna ha mostrato come lo street tutor possa intervenire con azioni mirate di mediazione tra residenti, esercenti commerciali e giovani frequentatori degli spazi pubblici serali evitando così che eventi festosi degenerino in episodi violenti o vandalici definiti “malamovida”. L’assessore Muchetti ha evidenziato quanto questa figura sia utile soprattutto a Brescia dove ampi spazi aperti favoriscono situazioni conflittuali legate proprio all’affollamento notturno.

L’obiettivo dichiarato è garantire una convivenza equilibrata tra attività economiche serali ed esigenze abitative senza ricorrere esclusivamente all’intervento repressivo ma puntando su prevenzione costante attraverso presenze qualificate sul territorio urbane.

Investimenti regionali per rafforzare la sicurezza locale

Tra le richieste rivolte alla regione emerge anche quella relativa ad un incremento significativo delle risorse finanziarie destinate alle forze dell’ordine territorialmente competenti sulle quattro città coinvolte nel tavolo operativo previsto a settembre. Più fondi significa poter dotare gli agenti di mezzi migliori oltre ad aumentare organici spesso ridotti rispetto ai carichi operativi quotidiani imposti da emergenze sociali come degrado urbano o microcriminalità diffusa.

Il rafforzamento economico permetterebbe inoltre interventi programmati su formazione specifica degli operatori e sull’acquisto di strumentazione tecnologica aggiornata utile nella gestione ordinaria della sicurezza pubblica locale. Con queste misure si punta ad affrontare problemi concreti presenti nelle realtà metropolitane est lombarde dove ogni giorno migliaia di persone vivono contesti urbani complessi con bisogni crescenti di tutela personale collettiva.

I prossimi mesi saranno decisivi perché il confronto tra amministrazioni comunali ed ente regionale definisca modalità operative efficaci capaci di tradurre queste istanze in provvedimenti concreti, utili al mantenimento dell’ordine pubblico senza sacrificare il dialogo e il rispetto reciproco indispensabili per vivere meglio la città.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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