La 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia mette in luce diverse opere nate con il supporto del TorinoFilmLab, che dal 2008 accompagna registi e registe nella realizzazione dei loro film. Grazie a questo aiuto, molti titoli sono approdati nelle varie sezioni del festival, confermando il peso crescente del laboratorio nel cinema internazionale.
Il documentario di Lucrecia Martel fuori concorso a Venezia
Tra i titoli fuori concorso spicca “Landmarks ”, il primo lungometraggio documentario della regista argentina Lucrecia Martel, già molto apprezzata nel circuito internazionale. Nel 2020, Martel aveva ottenuto un finanziamento di 50.000 euro dal TFL Co-Production Fund, uno dei principali strumenti del TorinoFilmLab per sostenere la produzione di film. La regista, che nel 2019 aveva guidato la Giuria della Biennale Cinema, mantiene così un legame stretto con Venezia. Il documentario si concentra su temi legati al territorio e alle radici culturali, confermando l’interesse di Martel per storie che nascono da un forte legame con il luogo.
Giappone e Romania in gara nella sezione Orizzonti
Nella competizione di Orizzonti si fanno notare due film supportati dal TorinoFilmLab. “Grand Ciel” del giapponese Akihiro Hata, sviluppato nel 2018 grazie al programma ScriptLab, dedicato alla scrittura e alla messa a punto della sceneggiatura. Questi programmi offrono spesso occasioni preziose per autori stranieri. Dalla Romania arriva “Milk Teeth ”, diretto da Mihai Mincan, già conosciuto per il suo esordio “To the North” del 2022. Mincan ha lavorato a questo progetto durante il FeatureLab 2023, insieme al produttore Radu Stancu. Il film ha ricevuto un sostegno di 40.000 euro dal TFL Production Award. Tra i collaboratori tecnici spicca Nicolas Becker, sound designer premio Oscar per “Sound of Metal” , che ha curato la parte sonora.
I veterani e i nuovi nomi degli Alumni Torinofilmlab in gara
Non mancano alla Mostra opere di registi che hanno già frequentato i programmi TorinoFilmLab. C’è “Duse”, film italiano di Pietro Marcello, passato dallo ScriptLab nel 2014 e premiato al Torino Film Festival nel 2009. In gara anche “Orphan” di László Nemes, regista ungherese che ha sviluppato i suoi lavori tra ScriptLab e FeatureLab dal 2012 al 2015. Sempre in Orizzonti è presente “Un anno di scuola” di Laura Samani, regista italiana reduce dal successo di “Piccolo Corpo”, anch’esso cresciuto sotto l’ala del TorinoFilmLab tra il 2017 e il 2018. Queste presenze ribadiscono quanto il laboratorio sia fondamentale per accompagnare carriere, sia di nuovi talenti sia di nomi già affermati.
Torinofilmlab, il Museo Nazionale Del Cinema E Creative Europe
Dietro TorinoFilmLab c’è il Museo Nazionale del Cinema di Torino, con il sostegno di Creative Europe, il programma dell’Unione Europea dedicato all’audiovisivo. Dal 2008 questa iniziativa ha finanziato e seguito centinaia di autori in tutta Europa, creando occasioni di crescita e collegamenti a livello internazionale. La partecipazione a festival come Venezia dimostra quanto il laboratorio sia ormai un punto di riferimento nel cinema europeo, offrendo non solo risorse economiche, ma anche strumenti tecnici e corsi di formazione a chi fa cinema.
I progetti sostenuti da TorinoFilmLab spuntano con regolarità nelle programmazioni più importanti, dando spazio a storie originali e a talenti che altrimenti avrebbero più difficoltà a emergere. Grazie alle collaborazioni europee e ai partner culturali, il laboratorio continua a giocare un ruolo chiave nel mettere in contatto creatività, mercato e festival di alto livello.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Davide Galli