La Regione Piemonte corre ai ripari per affrontare la carenza di medici e infermieri, soprattutto nei mesi più caldi. Dalle risposte ufficiali arrivate in Consiglio regionale emerge un dato chiaro: più di 1700 nuove assunzioni da metà 2023 a oggi. Un passo deciso per alleviare il peso sulle spalle del personale, messo a dura prova da ferie saltate e turni estenuanti.
Oltre 1700 nuovi ingressi in corsia, ma la strada è ancora lunga
A fare il punto in aula è stato l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi. Ha spiegato che rispetto al 30 giugno sono stati inseriti 1.755 nuovi lavoratori, senza considerare i normali pensionamenti o uscite. Il numero è stato rilanciato dal consigliere Gian Luca Vignale, che ha sollevato la questione durante un’interrogazione sulle difficoltà del personale.
Tra i nuovi arrivati ci sono 312 medici, 439 infermieri e 415 operatori socio-sanitari. Numeri che testimoniano un impegno concreto per rinforzare ospedali e strutture territoriali. Si tratta della prima fase di un piano più ampio, che punta a 2.000 assunzioni in totale. La base del progetto è un Protocollo d’intesa firmato il 13 luglio 2023 tra Regione, aziende sanitarie, università e sindacati con l’obiettivo di mettere più mani e teste al servizio della salute.
Le ombre dietro i numeri: ferie saltate e straordinari a ritmo serrato
Non sono mancate però le critiche e i dubbi. A sollevare la questione in aula sono stati i consiglieri del Partito Democratico Gianna Pentenero e Domenico Rossi, che hanno puntato i riflettori sulle difficili condizioni di lavoro, in particolare nell’area di Novara.
Pentenero ha denunciato la carenza di personale che porta a chiusure estive di servizi e ambulatori. Una situazione che, come segnalano i sindacati, complica l’accesso alle cure per i cittadini e pesa ancora di più sui pochi operatori rimasti, con il rischio di abbassare la qualità dell’assistenza.
Rossi ha invece evidenziato i problemi legati alle ferie non godute e all’eccesso di straordinari, soprattutto negli ospedali di Novara come il “Maggiore della Carità” e nelle Asl del territorio. Un peso che ha costretto tanti a rinunciare ai riposi previsti, rendendo urgente un intervento per migliorare le condizioni di lavoro.
Assunzioni e lavoro, il piano per tamponare l’emergenza
Riboldi ha risposto illustrando il piano straordinario in corso. La Regione punta a stabilizzare e aumentare il personale con un lavoro di squadra tra aziende sanitarie, università e sindacati.
L’obiettivo è chiaro: arrivare presto a quota 2.000 nuovi assunti, migliorare la formazione e garantire più personale qualificato nei servizi. Nel frattempo, si cerca anche di mettere ordine su straordinari e ferie arretrate, così da permettere a chi lavora di riposare e ridurre lo stress.
La pressione sulle strutture sanitarie piemontesi resta alta, soprattutto in estate, quando la domanda cresce e tanti operatori sono in ferie. Le nuove assunzioni sono un passo importante, ma il monitoraggio della situazione resta fondamentale per evitare che le tensioni tornino a salire.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Davide Galli