La giunta della regione Piemonte ha approvato un bando destinato a finanziare la rimozione dell’amianto dagli immobili di proprietà di comuni, province e della città metropolitana di Torino. Il provvedimento prevede una dotazione economica pari a 3 milioni e 141mila euro, distribuiti nell’arco temporale che va dal 2025 al 2027. L’obiettivo è intervenire in modo mirato su strutture con rischi concreti per la salute pubblica e l’ambiente.
Fonte articolo: ansa.it.
Priorità agli interventi su edifici a rischio ambientale in Piemonte secondo Arpa e Comitato Strategico
Il bando regionale assegna priorità agli interventi sugli edifici nei quali sia stata effettuata una valutazione del rischio dettagliata. Questa analisi considera lo stato di degrado delle superfici contenenti amianto e il potenziale livello di esposizione degli abitanti o dei lavoratori presenti. Solo dove emerge un’urgenza reale si potrà procedere con la bonifica, per ridurre i pericoli associati alla presenza del materiale nocivo.
Le amministrazioni locali interessate potranno così accedere ai fondi messi a disposizione dalla regione, ottenendo risorse specifiche per coprire le spese legate allo smaltimento dell’amianto in sicurezza. Questi interventi riguarderanno prevalentemente coperture ed elementi strutturali esposti all’usura o deteriorati nel tempo.
Monitoraggio costante e aggiornato dei siti contaminati da amianto in Regione Piemonte con il coordinamento di arpa e comitati strategici
Dal 2004 la regione Piemonte monitora costantemente la presenza di amianto sul proprio territorio attraverso attività coordinate dall’assessorato all’ambiente insieme ad ARPA . La mappatura interessa sia l’amianto derivante da attività umane che quello naturale presente nelle rocce.
Per quanto riguarda le coperture artificialmente contaminate, si utilizzano tecniche avanzate come il telerilevamento satellitare combinato con reti neurali artificiali capaci di identificare le aree critiche anche senza accesso diretto alle strutture. Questo metodo consente aggiornamenti precisi e rapidi delle zone da monitorare.
Monitoraggio e gestione dei siti d’ interesse nazionale in Piemonte: il ruolo di arpa e del comitato strategico nella raccolta dati ambientali
La raccolta dati supporta inoltre gli interventi mirati nei siti più delicati come quelli classificati come siti d’interesse nazionale . In particolare si fa riferimento al SIN di Casale Monferrato in provincia di Alessandria – noto soprattutto per l’eredità lasciata dallo stabilimento Eternit – e al SIN Balangero nella città metropolitana di Torino, dove sorgeva una cava amiantifera ormai dismessa.
Matteo Marnati presenta nuovi piani regionali e incentivi arpa per impianti fotovoltaici su edifici privati in Piemonte
Oltre ai finanziamenti diretti alla rimozione dell’amianto dai beni pubblici, la regione sta predisponendo un nuovo piano regionale amianto grazie alla recente riorganizzazione interna che ha creato un settore dedicato a questo tema ambientale. Il piano sarà sviluppato coinvolgendo esperti ed enti locali con l’intento di migliorare ulteriormente le strategie già adottate negli anni passati.
Durante gli incontri del comitato strategico amianto sono state inoltre presentate idee rivolte agli immobili privati: si punta infatti a incentivare i proprietari affinché sostituiscano vecchie coperture contenenti amianto non solo eliminandole ma anche installando impianti fotovoltaici o altre tecnologie verdi capaci di produrre energia pulita direttamente sul posto.
Questa doppia finalità mira a ridurre progressivamente i rischi ambientali legati all’amianto mentre favorisce lo sviluppo locale della produzione energetica sostenibile contribuendo così ad obiettivi più ampi legati alla tutela ambientale nella regione Piemonte nel prossimo triennio.
Ultimo aggiornamento il 14 Luglio 2025 da Luca Moretti