A Torino è finito in manette un uomo italiano accusato di aver messo a segno diversi furti fingendosi tecnico del riscaldamento. L’indagine della Squadra Mobile ha ricostruito almeno cinque colpi messi a segno in città e provincia, tutti ai danni di persone anziane. Lui e un complice approfittavano della scusa dei controlli agli impianti per entrare in casa e portare via gioielli e soldi.
Il trucco del falso tecnico per entrare nelle case
Il sistema era semplice: i due si presentavano come addetti al controllo del riscaldamento o delle tubature. Così riuscivano a farsi aprire la porta da anziani spesso soli. Spacciavano le visite come verifiche obbligatorie o manutenzioni urgenti, un modo per far abbassare la guardia.
Una volta dentro, il complice agiva in fretta, approfittando della distrazione per cercare oggetti di valore. Sono almeno quattro i furti riusciti, più un tentativo fallito che ha costretto i ladri a scappare. Il bottino complessivo supera i 20mila euro tra contanti e gioielli, un tesoro non da poco per chi preferisce non correre rischi troppo grandi.
Come la polizia ha incastrato i ladri
La Squadra Mobile di Torino ha fatto luce sui fatti grazie alle telecamere di sorveglianza piazzate nei quartieri colpiti. Dai video sono riusciti a identificare i due, collegandoli anche ai mezzi usati per gli spostamenti. È emerso che usavano auto con targhe false per non farsi riconoscere.
Le indagini hanno portato a perquisizioni nelle case e nei luoghi frequentati dai sospetti. Durante i controlli, la polizia ha trovato due auto con targhe clonate, una pistola a salve e ricetrasmittenti. In tasca ai sospetti c’erano oltre 25mila euro in contanti e vari gioielli corrispondenti a quelli rubati.
Arresti domiciliari per il presunto capo della banda
L’uomo arrestato, ritenuto il principale responsabile insieme a un parente, è stato messo ai domiciliari. Non potrà quindi muoversi liberamente mentre proseguono le indagini e il processo. Il provvedimento riguarda sia i furti già accertati sia le prove trovate durante le perquisizioni.
La polizia continua a lavorare per chiarire ogni dettaglio sull’organizzazione e recuperare il più possibile della refurtiva. Intanto le autorità lanciano un appello agli anziani: attenzione a chi suona alla porta senza avvisi ufficiali. È il modo migliore per evitare di cadere in trappole simili.
Questi episodi mostrano ancora una volta come i malintenzionati puntino sulla fiducia e la vulnerabilità degli anziani per colpire. Le forze dell’ordine restano in allerta, pronte a intervenire per difendere chi è più esposto e a bloccare sul nascere situazioni a rischio.
Ultimo aggiornamento il 29 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi