La regione Piemonte conferma il suo impegno nel sostenere la ricostruzione dell’Ucraina a distanza di un anno dall’inizio della guerra. Il presidente Alberto Cirio ha partecipato a Roma a una conferenza congiunta tra i governi italiano e ucraino, alla presenza del presidente Volodymyr Zelensky, per ribadire la volontà di continuare ad aiutare il paese colpito dal conflitto. L’attenzione si concentra sul sostegno alle popolazioni colpite e sulle opportunità di sviluppo per le imprese piemontesi che operano in Ucraina.
Il ruolo della regione piemonte nell’accoglienza dei profughi ucraini
Dall’esplosione del conflitto nel febbraio 2024, il Piemonte ha attivato un coordinamento regionale specifico per gestire l’emergenza profughi provenienti dall’Ucraina. In pochi mesi sono state accolte circa 12.000 persone fuggite dalla guerra, raddoppiando così la comunità ucraina residente nella regione. Le strutture ricettive coinvolte comprendono alberghi dedicati e numerose famiglie ospitanti, supportate da oltre 18.000 volontari impegnati nelle attività di assistenza quotidiana.
Due missioni umanitarie significative nei primi mesi del conflitto
Tra le iniziative più significative si segnalano due missioni umanitarie organizzate nei primi mesi del conflitto: il 4 e il 20 marzo del 2024 sono stati trasferiti all’ospedale infantile Regina Margherita di Torino ventidue bambini affetti da tumore oncologico insieme ai loro familiari per ricevere cure specializzate in sicurezza lontano dalla zona bellica.
Il sistema sanitario piemontese ha inoltre vaccinato contro Covid-19 circa tremila cittadini ucraini presenti sul territorio regionale, contribuendo a contenere eventuali rischi sanitari legati agli spostamenti forzati dovuti alla guerra.
L’inclusione scolastica e l’inserimento lavorativo degli ucraini in piemonte
Per favorire l’integrazione dei giovani rifugiati provenienti dall’Ucraina è stata approvata una misura dedicata all’accesso scolastico: oltre 2.400 studenti sono stati inseriti nelle scuole piemontesi durante l’anno scolastico in corso. Questo intervento punta non solo alla frequenza regolare delle lezioni ma anche al sostegno socio-relazionale necessario per facilitare un inserimento graduale negli ambienti educativi italiani.
Iniziative per il lavoro e la formazione in piemonte
Sul fronte occupazionale la regione ha attivato percorsi che hanno permesso a più di 4.000 cittadini ucraini di trovare lavoro soprattutto nelle province di Torino e Novara. Le iniziative prevedono collaborazione con imprese locali interessate ad assumere personale qualificato o disponibile ad acquisire nuove competenze attraverso formazione mirata.
L’impegno della regione Piemonte si traduce quindi in azioni concrete che vanno dall’accoglienza umanitaria fino allo sviluppo economico condiviso tra i territori coinvolti direttamente o indirettamente dagli effetti della crisi bellica sull’est europa.