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Piemonte e Torino rilanciano la sfida per le Olimpiadi Invernali 2030 con il sostegno francese

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Piemonte e Torino puntano alle Olimpiadi Invernali 2030 con il supporto francese. - Unita.tv
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Il Piemonte e Torino si propongono ufficialmente per prendere parte alle Olimpiadi invernali del 2030, che si terranno in Francia. Un appoggio importante arriva dalle autorità francesi, tra cui il presidente della regione Rodano-Alpi e il ministro dei Trasporti Tabarot. Segno che le trattative per includere territori italiani in questa grande manifestazione sportiva sono ormai ben avviate.

Il via libera francese al coinvolgimento di Piemonte e Torino

Durante l’inaugurazione della nuova canna del Traforo del Frejus, sono arrivate parole di sostegno da parte di esponenti del governo francese e delle autorità locali della regione Rodano-Alpi. Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, ha confermato il supporto esplicito del collega francese e del ministro Tabarot per la partecipazione di Piemonte e Torino alle Olimpiadi invernali.

Cirio ha spiegato che le trattative tecniche con il Comitato Olimpico e i coordinatori della candidatura sono in una fase avanzata. Tutti i documenti necessari sono stati consegnati dai rappresentanti piemontesi, che hanno effettuato anche sopralluoghi approfonditi per valutare ogni dettaglio. La conferma arrivata direttamente da figure di spicco del governo francese dà nuovo slancio alla candidatura italiana, che in passato era stata esclusa da eventi simili.

Dove si trovano le trattative e il ruolo del Comitato Olimpico

Per ora, la candidatura è ancora in attesa di un via ufficiale da parte del Comitato Olimpico Internazionale e del gruppo che dovrà prendere la decisione finale. Questo gruppo include, oltre al presidente francese di Rodano-Alpi, anche rappresentanti del governo francese, a conferma del coinvolgimento diretto delle istituzioni nella scelta.

I sopralluoghi hanno riguardato sia le infrastrutture e gli impianti sportivi esistenti, sia le aree da sviluppare per assicurare la buona riuscita degli eventi. Torino, che ha già ospitato le Olimpiadi invernali nel 2006, può contare su un patrimonio di strutture funzionanti e una solida esperienza nell’organizzazione di grandi eventi sportivi internazionali.

Cirio ha sottolineato come la situazione sia cambiata rispetto a scelte passate che avevano escluso il Piemonte dai giochi. Oggi Regione e Comune di Torino sono protagonisti nella candidatura, vista come un’occasione per valorizzare il territorio e metterlo in mostra a livello internazionale. La collaborazione con la Francia è considerata un’opportunità per amplificare l’impatto dell’evento su entrambi i lati del confine.

Olimpiadi 2030, un’occasione per il Piemonte

I Giochi rappresentano un’occasione importante per dare nuova spinta al Piemonte. Se Torino e l’area circostante entreranno nel progetto, si potranno vedere investimenti in infrastrutture, turismo e immagine. Ospitare atleti, tifosi e media da tutto il mondo significherà una vetrina preziosa per far conoscere la regione e migliorare i servizi.

Sul fronte infrastrutture, l’aggiornamento degli impianti e dei collegamenti, come dimostra l’apertura del nuovo Traforo del Frejus, è uno dei punti forti della candidatura. Il rinnovato interesse per l’evento segna una nuova fase in cui il Piemonte vuole tornare protagonista nello sport internazionale dopo anni di incertezza.

Molte aree si trovano in situazioni simili, ma poche possono vantare una combinazione di esperienza nell’organizzazione di eventi invernali, posizione geografica strategica e un sostegno politico così forte da parte di Italia e Francia. La candidatura congiunta Venezia-Torino-Rodano-Alpi potrebbe trasformare l’area in un polo di riferimento per gli sport invernali, un traguardo ancora da raggiungere ma sostenuto con convinzione da tutti i soggetti coinvolti.

Ultimo aggiornamento il 28 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi

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Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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