L’appuntamento con Madama Butterfly sabato 26 luglio alle 21,30 a Tones Teatro Natura, nel cuore della Valle Ossola, promette un’esperienza unica che lega il capolavoro di Puccini con un allestimento visivo innovativo. In un teatro ricavato da una cava di pietra, il pubblico sarà coinvolto da proiezioni panoramiche a 270 gradi, per una messa in scena che unisce musica e tecnologia in uno scenario naturale straordinario.
Un teatro di pietra nel paesaggio alpino: la cornice autentica di tones teatro natura
Tones Teatro Natura nasce all’interno di una vecchia cava di pietra situata in Valle Ossola, Piemonte. Questo luogo, trasformato in un teatro naturale, sfrutta la grande parete rocciosa che circonda gli spettatori per amplificare musica e immagini dal vivo. La struttura si adatta perfettamente agli eventi che mescolano arte e ambiente naturale, offrendo un’atmosfera immersiva che coinvolge i sensi oltre la semplice rappresentazione teatrale.
Il pubblico, circondato da metri di roccia, si siede in un’arena aperta, mentre dietro di lui si estendono scenari montani tipici della valle. Qui la natura fa parte integrante dello spettacolo, integrandosi con luci e suoni. In questo contesto, Madama Butterfly si inserisce come esperienza multisensoriale, dove il paesaggio si fa scenografia incontaminata e luogo di rievocazione emotiva.
L’impiego dello spazio architettonico naturale provoca una particolare attenzione nella gestione scenografica: ogni elemento deve dialogare con l’ambiente anziché sovrastarlo, facendo della pietra la quinta teatrale che amplifica la potenza drammatica e musicale.
Madama Butterfly rivisitata con proiezioni a 270 gradi per un’immersione totale
L’allestimento della Madama Butterfly, curato dalla compagnia Tones on the Stones, si caratterizza per l’uso di oltre cento metri di proiezioni panoramiche che occupano trecentosessanta gradi di visione parziale, concentrandosi su 270 gradi per avvolgere completamente la platea. Le immagini digitali, sincronizzate con la musica dal vivo, trasformano le pareti di pietra in una grande tela in movimento.
Questa tecnica crea uno spazio scenico che muta continuamente, adeguandosi ai momenti drammatici dell’opera. Lo spettatore non si limita a osservare la vicenda, ma si sente inserito dentro l’azione, quasi a poter percepire le emozioni di Cio-Cio-San con maggiore intensità. La tridimensionalità delle proiezioni e la qualità dell’audio amplificano l’interazione sensoriale.
Madama Butterfly viene così proposta attraverso una miscela tra teatro tradizionale e installazione digitale, sperimentando una nuova forma di narrazione lirica. L’innovazione tecnica non sovrasta la musica di Puccini, ma ne supporta il dramma e la poesia, creando un equilibrio tra tecnologia e lirica.
La collaborazione artistica tra Renato Bonajuto e Maddalena Calderoni segna la produzione
Questa versione di Madama Butterfly nasce dalla direzione di Renato Bonajuto, noto regista che ha firmato allestimenti nei principali teatri italiani. La sua esperienza nella messinscena lirica ha permesso di leggere l’opera in modo intenso e moderno, pur rispettando la tradizione pucciniana.
Accanto a Bonajuto c’è Maddalena Calderoni, soprano e direttrice artistica della Fondazione Tones on the Stones, che ha contribuito a definire la componente visiva e sensoriale della produzione. La sua doppia competenza di interprete vocale e di curatrice artistica permette di calibrare con precisione la sovrapposizione tra musica, tecnologia e ambientazione.
La sintonia tra i due artisti ha portato a una creazione “su misura”, studiata per valorizzare tanto le composizioni musicali quanto il sito naturale ospitante. Lo spettacolo vuole essere un incontro tra tecniche sceniche contemporanee e la suggestione della natura alpina, spingendo lo spettatore verso una percezione più diretta e coinvolgente.
Madama Butterfly al di fuori dei classici teatri italiani: un’esperienza unica per il pubblico
La rappresentazione di sabato 26 luglio a Tones Teatro Natura si distingue per l’assenza delle tradizionali quinte teatrali, sostituite dalle pareti di pietra e dalle proiezioni. Ciò rende ogni replica uno spettacolo irripetibile nel suo rapporto tra spazio e narrazione. Lo spettatore abbandona il contesto usuale della sala chiusa per immergersi in una scena amplificata dal contesto naturale.
L’opera di Puccini, tra le più amate e rappresentate, qui assume nuove sfumature, grazie a un allestimento pensato per amplificare la drammaticità della storia di Cio-Cio-San attraverso il supporto visuale e ambientale. L’evento richiama appassionati di lirica e spettatori curiosi, offrendo un’occasione per riscoprire un classico sotto una luce differente.
La scelta della data estiva e del luogo alpino favorisce anche una diversa fruizione del teatro, inserendo musica e natura in un dialogo diretto. Questa modalità di spettacolo apre nuove piste per esperienze teatrali che vanno oltre la fruizione convenzionale, avvicinando un pubblico più ampio e variegato.
L’evento intorno a Madama Butterfly a Valle Ossola si configura così come un crocevia fra passato e futuro, tradizione e innovazione, natura e arte.
Ultimo aggiornamento il 22 Luglio 2025 da Matteo Bernardi