La procura di Ivrea ha concluso le indagini sulla tragedia avvenuta alla stazione di Brandizzo, in provincia di Torino, lo scorso 30 agosto 2023. Cinque operai persero la vita quella sera, travolti da un treno che correva a 160 km/h lungo la linea Milano-Torino mentre erano al lavoro sui binari. Ventiquattro persone e società sono ora indagate per omicidio colposo.
Chi sono gli indagati e cosa rischiano
Sono ventiquattro le persone e le aziende finite nel registro degli indagati: 21 persone fisiche e 3 società, tutte ritenute responsabili a vario titolo della morte degli operai. Inizialmente si era ipotizzato l’omicidio volontario, ma questa pista è stata scartata. Ora si parla di omicidio colposo, una differenza significativa che riflette le valutazioni sulla dinamica e le responsabilità dell’incidente.
Tra le società sotto inchiesta ci sono Rete Ferroviaria Italiana , Sigifer di Borgo Vercelli e Clf di Bologna. Fra gli indagati figurano diversi dipendenti della Sigifer, alcuni dei quali erano proprio le vittime della tragedia. I nomi più noti sono Giuseppe Aversa, Kevin Laganà, Saverio Giuseppe Lombardo, Giuseppe Sorvillo e Michael Zanera. Tutti operai impegnati nei lavori di manutenzione al momento dell’incidente.
La notte della tragedia: cosa è successo a Brandizzo
La sera del 30 agosto 2023 un treno passeggeri, in corsa sulla linea Milano-Torino, ha travolto un gruppo di operai impegnati sulla linea ferroviaria alla stazione di Brandizzo. Il convoglio viaggiava intorno ai 160 km/h quando ha investito i lavoratori, che stavano effettuando interventi di manutenzione notturna. Cinque di loro sono morti sul colpo.
Le operazioni di manutenzione seguono regole precise per la sicurezza, soprattutto quando ci sono treni in transito. Ma quella notte qualcosa è andato storto. La procura sta cercando di capire se ci sono state violazioni delle norme che hanno favorito l’incidente. Al centro dell’indagine c’è il controllo sul rispetto dei protocolli di coordinamento e sulla segnalazione degli interventi.
La stazione di Brandizzo è un nodo cruciale vicino a Torino, con traffico intenso di passeggeri e merci. L’impatto ha scosso profondamente la comunità locale, aggiungendo un capitolo tragico alla storia della manutenzione ferroviaria in Italia.
La partita delle responsabilità: cosa rischiano le società coinvolte
Le tre società indagate – Rfi, Sigifer e Clf – hanno ruoli diversi nella gestione e manutenzione della rete ferroviaria. Rfi si occupa dell’infrastruttura nazionale, mentre Sigifer e Clf forniscono servizi di manutenzione e supervisione tecnica. L’inchiesta punta a capire chi e come ha sbagliato nella catena di comando che ha portato all’incidente.
L’accusa di omicidio colposo suggerisce che la tragedia potrebbe essere stata causata da negligenze o mancanze nella gestione della sicurezza. Sarà fondamentale esaminare i piani di lavoro, le autorizzazioni per operare sulle linee attive e la comunicazione tra le squadre sul campo e i sistemi di controllo dei treni.
L’iscrizione di persone e aziende nel registro degli indagati permette alla magistratura di scavare a fondo nelle responsabilità e, se serve, chiedere il rinvio a giudizio. Questa fase dell’indagine avrà un peso importante su come si organizzano i lavori di manutenzione ferroviaria in tutta Italia.
La tragedia di Brandizzo e la sicurezza sulle ferrovie italiane
La morte di cinque operai mentre lavoravano sui binari rappresenta un duro colpo per il sistema ferroviario del nostro paese. Negli ultimi anni, le autorità hanno tenuto sotto controllo gli standard di sicurezza in cantiere, ma incidenti così gravi continuano a far emergere i rischi legati al lavoro sui binari.
In vari contesti si stanno facendo controlli approfonditi sulle procedure di sicurezza, sulle tecnologie di protezione e sulla formazione del personale. Il caso di Brandizzo potrebbe portare a una revisione delle norme o all’introduzione di regole più severe per evitare tragedie simili.
L’inchiesta di Ivrea ha messo a nudo alcune falle nella gestione dei lavori ferroviari in situazioni operative complesse. La collaborazione tra società ferroviarie, imprese appaltatrici e enti di controllo sarà decisiva per prevenire nuovi incidenti e proteggere chi ogni giorno lavora sui binari.
Ultimo aggiornamento il 24 Luglio 2025 da Elisa Romano